"L'EDITORIALE DI LUCA"
La relazione del nulla
Come giustamente rilevava questa mattina il giornalista dell’Opinione Davide Giacalone su RTL102.5, ieri Luca Cordero di Montezemolo, nella sua relazione a Confindustria, non ha detto nulla di nuovo.
“Il Cordero” si è limitato a fare un elenco di cose che non vanno, senza peraltro indicare le soluzioni.
Tasse troppo alte, dove era “il Cordero” quando veniva varata una delle finanziarie più “tassarole” nella storia della Repubblica?
Più poteri al premier, dove era “il Cordero” quando il Governo precedente indisse il referendum sulla riforma costituzionale che conteneva anche questa norma?
Politica troppo costosa, ha scoperto l’acqua calda, dove era quando l’industria per salvarsi metteva gli operai (lo fa ancora oggi) in cassa integrazione gravando quindi sulle spalle dell’intera popolazione?
Ha ragione Berlusconi che dice mi sta copiando e ha ragione Prodi quando dice si commenta da solo.
“Il Cordero” tra un anno sarà libero da impegni e che farà non essendo più nell’età da “enfant prodige”? Ovvio, si butterà in politica (gli articoli del Corriere della Sera e le prese di posizioni di Monti in questi giorni ne sono una conferma).
La cosa, sia chiaro, è legittima. Tutti hanno il diritto di fare politica (a differenza di quello che pensa la sinistra estrema secondo cui, questo mestiere, è riservato solo ad una casta di pochi eletti).
Però si sarebbe preferito più chiarezza e soprattutto più onestà. Palesi adesso, “il Cordero”, le sue intenzioni facendo sin da subito chiarezza. Non si presenti tra un’anno come il salvatore della patria, troppo comodo.
Sarà poi il popolo sempre e comunque (almeno in teoria) sovrano a decidere. Per quanto mi riguarda (e per quel che vale) sappia sin da adesso che il mio voto se lo può scordare. Questa però, è tutta un’altra storia e avremo tempo per riparlarne.
Luca
Come giustamente rilevava questa mattina il giornalista dell’Opinione Davide Giacalone su RTL102.5, ieri Luca Cordero di Montezemolo, nella sua relazione a Confindustria, non ha detto nulla di nuovo.
“Il Cordero” si è limitato a fare un elenco di cose che non vanno, senza peraltro indicare le soluzioni.
Tasse troppo alte, dove era “il Cordero” quando veniva varata una delle finanziarie più “tassarole” nella storia della Repubblica?
Più poteri al premier, dove era “il Cordero” quando il Governo precedente indisse il referendum sulla riforma costituzionale che conteneva anche questa norma?
Politica troppo costosa, ha scoperto l’acqua calda, dove era quando l’industria per salvarsi metteva gli operai (lo fa ancora oggi) in cassa integrazione gravando quindi sulle spalle dell’intera popolazione?
Ha ragione Berlusconi che dice mi sta copiando e ha ragione Prodi quando dice si commenta da solo.
“Il Cordero” tra un anno sarà libero da impegni e che farà non essendo più nell’età da “enfant prodige”? Ovvio, si butterà in politica (gli articoli del Corriere della Sera e le prese di posizioni di Monti in questi giorni ne sono una conferma).
La cosa, sia chiaro, è legittima. Tutti hanno il diritto di fare politica (a differenza di quello che pensa la sinistra estrema secondo cui, questo mestiere, è riservato solo ad una casta di pochi eletti).
Però si sarebbe preferito più chiarezza e soprattutto più onestà. Palesi adesso, “il Cordero”, le sue intenzioni facendo sin da subito chiarezza. Non si presenti tra un’anno come il salvatore della patria, troppo comodo.
Sarà poi il popolo sempre e comunque (almeno in teoria) sovrano a decidere. Per quanto mi riguarda (e per quel che vale) sappia sin da adesso che il mio voto se lo può scordare. Questa però, è tutta un’altra storia e avremo tempo per riparlarne.
Luca
Etichette: Editoriale
1 Comments:
ci manca solo lui in politica e abbiamo fatto bingo!
buon fine settimana
un abbraccio
Francesco
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