"L'EDITORIALE DI LUCA"
Elezioni amministrative
Ovviamente non posso esimermi dal commentare le ultime Elezioni amministrative.
Non sarà stata una spallata, alla quale non credeva neppure il Cav., ma certamente è stata una batosta.
Il nord è irrimediabilmente perso. Non saranno inutili "patti per la sicurezza" firmati pochi giorni prima le Elezioni, o promesse insulse sul "tesoretto dove lo metto" a far cambiare le cose. Il resto d'Italia non è da meno. Non bisogna infatti dimenticare che oltre agli ottimi risultati nel centro-sud (L'Aquila, con tutto il rispetto, non fa primavera e Agrigento ha si un Sindaco di sinistra ma una maggioranza di destra) poche settimane fa, la Sicilia tutta (parlare di voti clietelari con quelle percentuali è strumentale) è passata lancia i resta al centrodestra.
I casi più eclatanti a Genova e La Spezia. Marta Vincenzi approda a Palazzo Tursi (Genova) con uno striminzito 51,2%, che da queste parti equivale ad una sconfitta visto anche l'alta astensione (40%) che si può tranquillamente annoverare tra i suoi potenziali elettori. Con la vittoria del Polo in tre "Municipi", come si chiamano ora le Circoscrizioni, sarà per Lei dura destreggiarsi. Stessa cosa a La Spezia (la più rossa di tutte le 4 provincie liguri), Massimo Federici passa con appena il 51%. Impensabile, visto che da quelle parti negli ultimi 38 anni nulla si è mai mosso.
Il capolavoro è poi in Provincia di Genova. Renata Oliveri (46,4%) costringe il Presidente uscente Alessandro Repetto (49%) ad un clamoroso ballottaggio.
Il capolavoro è poi in Provincia di Genova. Renata Oliveri (46,4%) costringe il Presidente uscente Alessandro Repetto (49%) ad un clamoroso ballottaggio.
Tra i commentatori si dice che questa "lezione" servirà a spronare il Governo ad uscire dall'immobilismo in cui è sprofondato dopo la crisi parlamentare. Personalmente non ci credo. La Cdl insegna che le "batoste" elettorali dividono e non aggregano. Presto la maggioranza (non so se per il bene della Nazione augurarmelo o meno) imploderà e sarà la resa dei conti. Ho poi l'impressione che il PD sia già morto prima ancora che qualcuno lo svezzi nella culla.
In ultimo i sondaggi. Non so perchè (sarà sicuramente un caso) quelli del Berluska sono sempre esatti quelli della sinistra toppano clamorosamente ogni volta.
Vedremo cosa succederà e soprattutto se la Politica con la P maiuscola tornerà ad appassionare gli italiani. Sarà dura ma non impossibile.
Luca
Etichette: Editoriale
1 Comments:
In parte condivido quello che dici, caro Luca. In Italia le batoste dividono, perchè ognuno dei mille partitini dirà che si è perso per colpa dell'altro, che è il suo alleato. Chissà, magari ora l'Udeur dirà che è colpa dell'estrema sinistra, o viceversa. Siamo fatti così, ed ecco perchè ci vorrebbe una bella riforma con sbarramento: non raggiungi il quorum? fuori, e le tue idee troveranno albergo nel partito a fianco, che è di centro, di destra o di sinistra esattamente come il tuo. Io personalmente spero in un ritorno di fiamma tra gli italiani e la politica, ma tutto considerato, compreso il modo in cui sta nascendo il PD, nutro dei bei dubbi.
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