Tradizioni perdute...i vigili e la befana
Mi racconta mia mamma…
e qui subito mi fermo, perché mi viene in mente la lezione della professoressa di lettere alle medie…”o scrivete la mia mamma oppure mia madre; mettere mia mamma è sbagliato!”…ricordo pure l’intervento del compagno di classe all’ultimo banco…”prof scrivere la mia mamma ci sembra troppo infantile e dire mia madre troppo autoritario”…
dunque ricominciamo…
Mi racconta la mia mamma che era tradizione a Genova (ma forse anche in altre città), quando era bambina negli anni 50, che il giorno della Befana i negozianti portassero ai vigili urbani (in genovese cantuné) in servizio, dei regali che venivano adagiati ai loro piedi…
…un tempo non esistendo i semafori e agli incroci più trafficati vi era il vigile che dall’alto della sua pedana dirigeva il traffico…
…nel pomeriggio i bambini con tutta la famiglia facevano il giro delle varie strade per vedere a quale vigile era stata portata la maggior quantità di doni (segno di maggior affetto nei confronti dell’agente).
Potrebbe ancora accadere oggi?…mah!
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