Genova: trampolino di lancio... della Chiesa
Senza voler avviare una discussione infinita sulla Chiesa e il suo ruolo oggi, constato felicemente che se da una parte la politica snobba, e ha sempre snobbato, Genova, dall’altra, appunto la Chiesa, tiene in profonda considerazione la città che si dimostra un ottimo trampolino di lancio per le alte sfere ecclesiali.
Lasciando perdere i vescovi e gli arcivescovi del passato, da Giuseppe Siri in poi la città ha avuto sempre dei grandi uomini al timone della diocesi e questo a prescindere dalla capacità o meno di farsi capire dalla popolazione e/o alla condivisione del proprio pensiero con i cittadini.
Giuseppe Siri (1946-1987) ad un passo dal soglio di Pietro
Dionigi Tettamanzi (1995-2002) già vice presidente della CEI divenuto Arcivescovo di Milano
Tarcisio Bertone (2002-2006) ora Segretario di Stato della Santa Sede
Angelo Bagnasco (2006-2007) da oggi presidente della CEI
Unico meno famoso Giovanni Canestri (1987-1995). Anche se l’aver ereditato la diocesi da Siri, uomo carismatico, burbero e severo (uno degli ultimi, se non l’ultimo, principe della Chiesa) che per una vita aveva guidato, non deve essere stato facile (quindi questo era già un successo).
Ripeto la mia è solo una constatazione. Nulla di più e nulla di meno.
Vedremo chi sarà designato come successore di Bagnasco.
Un augurio di buon lavoro al neo presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Lasciando perdere i vescovi e gli arcivescovi del passato, da Giuseppe Siri in poi la città ha avuto sempre dei grandi uomini al timone della diocesi e questo a prescindere dalla capacità o meno di farsi capire dalla popolazione e/o alla condivisione del proprio pensiero con i cittadini.
Giuseppe Siri (1946-1987) ad un passo dal soglio di Pietro
Dionigi Tettamanzi (1995-2002) già vice presidente della CEI divenuto Arcivescovo di Milano
Tarcisio Bertone (2002-2006) ora Segretario di Stato della Santa Sede
Angelo Bagnasco (2006-2007) da oggi presidente della CEI
Unico meno famoso Giovanni Canestri (1987-1995). Anche se l’aver ereditato la diocesi da Siri, uomo carismatico, burbero e severo (uno degli ultimi, se non l’ultimo, principe della Chiesa) che per una vita aveva guidato, non deve essere stato facile (quindi questo era già un successo).
Ripeto la mia è solo una constatazione. Nulla di più e nulla di meno.
Vedremo chi sarà designato come successore di Bagnasco.
Un augurio di buon lavoro al neo presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Etichette: http://www.diocesi.genova.it/
1 Comments:
tepossino...
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