martedì, febbraio 20, 2007

Carnevale






















Il Carnevale, a Genova come dappertutto, ha origine in tempi molto lontani. Il suo nome deriva dal latino "Carnem levare", cioè addio alla carne nel periodo di Quaresima che inizia subito dopo.

Nel Medioevo, iniziò l'usanza di vivere il Carnevale (chiamato allora Carnevale dei Folli) come un periodo in cui si scambiavano i "ruoli" della vita di ogni giorno e soprattutto il popolo si divertiva a prendere in giro i potenti. Si organizzavano molti balli (detti "rionde" e "farambole") e la gente si radunava e danzava nelle strade, nelle piazze, sulle spiagge intorno a tanti falò.

Nel 1500 una danza in particolare: "la nizzarda", fu addirittura causa di scomunica per chi la ballava. Il Governo della Repubblica di Genova, inoltre, vietò assolutamente le "bataiole" che erano delle battaglia con arance e limoni, ma anche tiro di uova, "bombe d'acqua" e "balloni" che erano praticamente dei sacchi pieni di immondizia (insomma la "rumenta").

Nelle "bataiole" i giovani del popolo si scatenavano un po' dappertutto, mentre i giovani nobili preferivano le battaglie di arance e limoni in Piazza Banchi dando vita alla "giostra dei citroni". Nei Palazzi invece, l'aristocrazia del 1500 e 1600 organizzava feste favolose con giochi dell'epoca e sfilate in maschera a cavallo con fiaccole, ma soprattutto si allestivano scenografie fantastiche in quella che allora si chiamava Piazza della Strada Nuova (oggi piazza Fontane Marose).

Poi con il passare del tempo, verso il 1700 il Carnevale si ritirò sempre di più all'interno dei bellissimi Palazzi genovesi per i nobili, dei teatri e delle sale da ballo chiamate "festoni" per la borghesia, mentre quelle frequentate dal popolo erano dette "lanternette" a causa della scarsa illuminazione.

Dal 1800 in poi, l'uso del Gran Carnevale si affievolì vivendo in manifestazioni come i "carossezzi" (qualcuno ancora in essere) che sono cortei di carri e maschere e.

Genova non ha delle vere e proprie maschere come altre città. Il personaggio più caratteristico è Barudda che rappresenta la voce del popolo che prende in giro i governanti del momento, ma di lui non c'è una vera e propria immagine.

Appartiene a tutta la Liguria, invece, la maschera di Capitan Spaventa. Ha un vestito a strisce colorate, gialle e arancioni, un cappello a larghe tese abbellito con piume colorate, ricchi stivali e una spada lunghissima che trascina facendo molto rumore.Ha dei lunghi baffi ed un pizzo castano.E' uno spadaccino temerario che combatte più con la lingua che con la spada.Era solito prendere in giro gli ufficiali di quel tempo.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Complimenti!!
non sapevo nulla di tutto questo
non ho mai sentito persnalmente il carnevale come festa... mentre qui in toscana è molto sentita e festeggiata...
buon inizio settimana
Francesco pisano

martedì, febbraio 20, 2007 5:44:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Complimenti!!
non sapevo nulla di tutto questo
non ho mai sentito persnalmente il carnevale come festa... mentre qui in toscana è molto sentita e festeggiata...
buon inizio settimana
Francesco pisano

martedì, febbraio 20, 2007 5:44:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

qui carnevale dura fino a sabato e quest'anno so già come travestirmi eheh! e tu da che ti travesti?? (e fortuna che non sono cattivo altrimenti farei la battutaccia ahaha!)

martedì, febbraio 20, 2007 7:03:00 PM  

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