martedì, febbraio 07, 2006

Blog e Poeti



Ieri, dal blog del sempre informatissimo, “Bastaessere felici” (http://www.bastaesserefelici.blogspot.com/) ho appreso che in Fiera, qui a Genova, si è tenuta la prima edizione di “In Edita” Salone dell’editoria libraria e multimediale, con particolare attenzione al mondo dei blog.

E’ il colmo che in città nessuno ne abbia parlato, sussurrato, comunicato magari tramite alfabeto morse, muto, farfallino o con segnali di fumo; nessun manifesto, posticccio, sgualcito, appiccicato con lo scotch, niente di niente…Lasciamo perdere.

Incuriosito mi sono messo a navigare su internet.

Ho scoperto che tra gli stand si è visto aggirare il poeta genovese Edoardo Sanguineti il quale, avrebbe dichiarato, tra le altre cose, di non vedere di buon occhio il fenomeno bloggers (fonte mentelocale.it).

“Il dramma è che oggi tutti scrivono e nessuno legge…internet apre la strada ad uno sfogo generale, tutti si sentono scrittori…ci sono cose più serie di cui occuparsi…amo la diffusione popolare del libro…ecc., ecc.”

Capisco lo sfogo di un vecchio poeta marxista (questo è scritto sulla sua biografia) e posso anche capire il disagio che un poeta degli anni 60/70/80 può provare di fronte all’incedere del progresso.

Quello che non capisco è: primo, dove stia il dramma. Secondo, come si possa arrogare il diritto di sentenziare che nessuno legge. Terzo, se è vero (ed è vero) che ci sono cose più importanti di cui occuparsi queste, non sono certo di competenza dei bloggers. Quarto ed ultimo, quando sento pronunciare frasi, tipiche da anni 70, come “diffusione popolare dei libri”, mi si rizzano i capelli in testa.

Forse non ci si è ancora resi conto che i blog, più semplicemente detti, diari on-line, sono utilizzati, da tutti noi, per comunicare, dialogare, confrontare, divulgare i nostri pensieri e le nostre idee, senza frontiere di sorta e senza che nessuno ci spieghi quello che è giusto e quello che è sbagliato. Ovvio che tutto ha un limite; se in un blog s’incita alla violenza, alla disubbidienza civile, ecc. ecc. allora non ci siamo più.

Molti sono convinti che nei giorni nostri la Società, sforni solo piccoli “ominidi” che non hanno nulla da comunicare al prossimo. A mio modesto parere invece, tutti noi abbiamo qualcosa da dire e da comunicare e lo facciamo, anche, attraverso il nostro blog che, proprio perché in rete, verrà letto e commentato da altri e così via. Tutto questo, piaccia o non piaccia, è realtà.

Cari poeti contemporanei, state tranquilli, nessuno cerca di prendere il Vostro posto…di sicuro, Voi, non avete preso quello dei grandi del passato (Dante, Boccaccio, Petrarca…Do you remember?).

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1 Comments:

Blogger BastaEssereFelici said...

Mi hai tolto le parole di mano.

mercoledì, febbraio 08, 2006 9:16:00 AM  

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