lunedì, febbraio 13, 2006

PAR...CONDICIO, icio, icio, icio


Per mia scelta, qui sopra, non parlo mai di politica.

Il motivo, ovviamente, è facile intuirlo. Tutti noi abbiamo idee politiche diverse. Subito entrerebbero in conflitto e sai che palle!

Mi preme però rilevare un fatto, legato più alla campagna elettorale che, alla Politica generale.

Si parla tanto di “par condicio” in Tv e magari è giusto che sia così. Non lo so, non ho mai approfondito il problema (non m’interessa). Constato, eventualmente, che questa parola è nata solo ed esclusivamente dopo la discesa in campo di Berlusconi. Fu, infatti, Oscar Luigi Scalfaro ad inventarla, dimenticandosi forse (sì certo ci crediamo), che fino ad allora la Democrazia Cristiana faceva il bello e il cattivo tempo senza, chiedersi, se era giusto o sbagliato. Dal canto suo rilevo pure che, la sinistra, non aveva mai fatto niente (fino a quel momento) per contrastare tale potere…evidentemente era interessata anche lei.

Di tutto ciò, in ogni modo, chi se ne frega!

L’aspetto su cui mi interessa riflettere è un altro: la campagna elettorale nelle discoteche.

Essendo un assiduo frequentatore di tali locali ho il polso della situazione, sia per quest’anno sia soprattutto per il passato…si dirà alla tua età ancora in disco?...Fatevi i fatti vostri! :)))

Si è trasformata da brutta abitudine ad orrenda consuetudine il far intervenire nelle discoteche personaggi, più o meno conosciuti e rigorosamente di sinistra, prima e durante “il ballo”…ovvio che il dopo non esiste…chi li cagherebbe?

Trovo la cosa veramente scorretta, non tanto e non solo, perché non esiste il contradittorio come prevede la Legge (anche qui, basterebbe dire, chi se ne frega) ma perché si vuol imporre una cosa che, con musica, discoteca, ecc., non c’entra assolutamente nulla.

Ricordo che alle mie rimostranze al proprietario di un locale questi mi disse: “Bè ma si tratta di un momento d’educazione civica”. Obbiettai che, primo, per essere un momento di educazione civica dovevano esserci tutti i rappresentanti dei partiti (non solo quelli di sinistra) e sai che palle; secondo poiché io pago (non poco) per venire nel tuo locale dovresti avere almeno l’educazione (civica?) di informarmi prima che io metta mano al portafoglio in maniera, da poter decidere (autonomamente) se entrare o no.

Tralascio che, a me non fanno cambiare idea neanche morto (semmai la rafforzano) ma i ragazzi più giovani (non sono scemi per carità ma influenzabili sicuramente) possono essere tranquillamente manipolati.

Questa campagna elettorale 2006 (in disco), ho paura che sarà peggio delle altre…CHE PALLE!!!

Almeno li, lascateci DIVERTIREEE.

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Non ho mai visto una cosa simile in toscana... è davvero triste la propaganda politica in discoteca...
buona giornata
FRANCESCO PISA

martedì, febbraio 14, 2006 11:43:00 AM  
Blogger luca ge said...

Un tempo capitava solo nelle discoteche da Roma in giù. Ultimamente, purtroppo, mi è capitato anche a Milano e dintorni.

martedì, febbraio 14, 2006 11:54:00 AM  

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