Il mazzo di chiavi
Ieri sera ho avuta una bella idea.
Chiamo Marco: “che ne dici se ci prendiamo due pizze e le andiamo a magnà sul mio terrazzo?"
Detto fatto. Ci rechiamo ad una pizzeria da asporto e ci facciamo preparare due pizze alla gorgonzola, una bottiglia di birra gelata e fedeli al motto “melius abundare quam deficere” anche una pizza alla “luganega”.
Parcheggio la macchina, entriamo nel portone, prendiamo l’ascensore arriviamo al sesto piano. Per primo esce Marco, ovvio è l’ospite e io a seguire.
La mala sorte è però in agguato. Nell’uscire aggancio la maniglia dell’ascensore con le chiavi che tengo in mano. “Nooo” in una frazione di secondo che sembra un’eternità il mazzo di chiavi cade sul pavimento dell’ascensore si ferma un istante, come a dire “quantooo sei coglioneee”, e taaac un volo di sei piani. “porca troiaaa” e giù una serie di improperi che non è bene qui riportare.
Panico. “E ora? Che faccio?” mamma e papà sono in campagna, una sorella in Francia e l’altra in riviera.
Prendo il cellulare e chiamo i miei. Subito il papi: “tei propriu abbelinou” (traduco o avete capito da soli?). Mamma però ha un’idea (la mamma è sempre la mamma) “se non sbaglio sull’ascensore c’è il numero di pronto intervento” Miticaaa mamma.
Chiamo, spiego l’accaduto e l’interlocutore con il tipico entusiasmo da domenica sera in servizio mi informa che sarà li tra una mezz’ora.
Lasciamo le pizze e la birra davanti alla porta di casa, con la sicurezza che butteremo via tutto, e andiamo ad aspettare nel portone.
Passano 50 minuti e finalmente giunge un rubicondo signore allegro e sudato che subito dichiara “proprio un palazzo sfigato questo, ieri siamo dovuti intervenire nell’altra scala per tirar fuori un disabile rimasto bloccato” e giù una grassa e grossa risata ahahahah.
Nel giro di 2 minuti il tipo (simpaticissimo) porta l’ascensore al primo piano salta nel pozzetto recupera le chiavi, riporta la cabina a terra, saluta e se ne va.
Torniamo a casa (con le chiavi chiuse bene in tasca) pronti a preparare qualcosa di alternativo alle pizze. Invece… sorpresaaa le tre pizze sono ancora fumanti complice i 50 gradi che ci sono nella scala (a tetto)… la birra un po’ meno. Grazie estate.
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5 Comments:
Per me era un hobby con scadenza mensile chiudermi fuori casa con le chiavi dentro.
Quindi mi mettevo una calzamaglia nera stile Diabolik e mi arrmpicavo fino ad arrivare al terrazzino... una bella spallata alla porta finestra ed eccomi di nuovo dentro...
Poco male quando stavo al primo piano. Ma ho abitato anche al 4 piano... il massimo che ho fatto è stato un bel salto dal terrazzino della mia vicina fino al mio. Io nessun problema... solo che lei ad ultimo ha avuto un po' di esitazione e mi ha tenuto per una caviglia... manca poco casco di sotto... :-)
A te è capitato di vederti sfuggire le chiavi di casa di mano, io in fase di trasloco, ho lasciato fuori casa mia sorella una sera.
C'entra poco, ma è uno dei tanti casi di impossibilità ad entrare in casa per eventi esterni, cmq c'è da dire che tu sei rimasto fuori temporaneamente in estate, lei in inverno pieno
oh mamma...
io ho le chiavi nascoste in un posto segreto...
non si sa mai...
saluti da pisa
FRANCESCO
sei un po' pirlotto
Perchè non vai alla Guardia ad accendere un cero?
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