martedì, marzo 20, 2007

Scusate...


… qualcuno si è accorto che ci sarebbe ancora da liberare l’interprete?

Fortunatamente il rapimento del giornalista de “La Repubblica” è terminato e il nostro uomo è potuto tornare a casa sano e salvo. Ci rallegriamo e tiriamo un sospiro di sollievo.

Lasciamo stare l’aspetto politico-diplomatico che ci è costato. Un prezzo abnorme che condizionerà tutte le nostre future mosse in quello e in altri ambiti dove impera il terrorismo internazionale con il quale la nostra Nazione, piaccia o non piaccia ai “dilibertcossuttianbertinottiani”, dovrà in futuro misurarsi .

Ma dell’autista sgozzato? Non ne parliamo più? Soprattutto, dell’interprete sparito nel nulla? Niente, neanche una parola?

Lenzuolate con fiumi di parole, con ogni minimo particolare della storia del giornalista ma degli altri due malcapitati il nulla. Scusate, ok, abbiamo liberato il giornalista ma ci sarebbe ancora da occuparsi dell’interprete (almeno Lui, visto che l’altro ha già pagato per tutti): chi se ne fotte! Non spetta a noi.

Quanto facciamo schifo!

Classico… di noi italiani (o noi latini). Una volta salvato il nostro culo tutto il resto non conta. Complimenti!