lunedì, febbraio 27, 2006

Carnevale



Se mi volto, mi rivedo vestito da zorro, poi da piccolo cinesino e infine da principe azzurro. Tutti insieme appassionatamente nei parchi di Nervi tra mille maschere a rincorrersi.
I coriandoli, le stelle filanti. Quando sei piccolo il carnevale ti sembra una di quelle feste bellissime alle quali non puoi assolutamente rinunciare.

Poi cresci e ben presto, giusto il tempo di arrivare alle medie, non ti mascheri più (troppo ometto) e sostituisci i coriandoli con la schiuma da barba. Con il fiammifero sciogli la plastica del beccuccio in modo tale da far uscire un bello spruzzo. Come d’incanto diventi l’eroe dei tuoi amici e l’incubo delle tue compagne di classe.

Poi inizia la fase del nulla, siamo in zona superiori, la festa ti sembra sempre più stupida, insulsa, inutile. Anzi a pensarci bene lo è. Passi anni senza curartene.

Improvvisamente, intorno ai 22/23 anni, i tuoi amici ti dicono: stasera c’è una festa mascherata in disco, ci andiamo? Ma certooo. Riesumi la divisa da marinaio (quanto ero fico con quella) e vai a fare il coglione in discoteca assieme, manco a dirlo, ad una miriade di altri coglioni barra coglione. La parità dei sessi, in questi casi, è sicura.

A 25 la fidanzata ti dice: domenica dobbiamo andare assolutamente a vedere il carnevale a Viareggio. Tutte le mie amiche ci sono state e io?…non posso fare la figura di quella che…ti pregooo…SIII, HO CAPITO, OK A M O R E domenica andiamo. Naturalmente la sfilata si rivelerà pallosissima…pure lei è pallosa quel giorno…che strano.

A 26 la fidanzata ti dice (eppure non è quella dell’altra volta) domenica dobbiamo andare assolutamente a vedere il carnevale a Nizza. Tutte le mie amiche ci sono state e io?…non posso fare la figura di quella che…ti pregooo…OK A M O R E RECEPITO domenica andiamo. Passato un anno e cambiato fidanzata ma che palle nuovamente.

A 27 la fidanzata (ma le altre due dove sono finite?) non ti dice nulla e Tu hai la brillante idea: andiamo due giorni a Venezia a vedere il carnevale? Lei: non ci penso proprio, tutto quel casino, le maschere, camminare a piedi per ore e poi le mie amiche ci sono state (scommetto che si è messa d’accordo con le mie ex) e mi hanno detto che fa schifo e…E CHE PALLEEE OK non andiamo.

A 30, da single (e per almeno i 5 anni successivi), parti con il tuo migliore amico e vai in Spagna. El carnaval de Sitges è il migliore tra tutti quelli europei. In stile Rio de Janeiro con i carri, le sfilate per ore intere, la musica a tutto volume, il casino. Trombi come non mai (ops, questa mi è sfuggita) e torni a casa felice e contento.

Poi anche quello diventa monotonia (non il trombare sia chiaro) e torni nel mondo dell’oblio. Il carnevale torna una festa insulsa.

A 39 ti chiedi: ma il carnevale chi lo ha inventato?…meno male domani finisce.

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3 Comments:

Blogger BastaEssereFelici said...

ho passato la fase morosa-Viareggio.
purtroppo ora non trombo come un riccio in Spagna...

martedì, febbraio 28, 2006 10:24:00 AM  
Blogger BastaEssereFelici said...

...specie a Sitges...
(che apprendo solo ora essere meta che non collima con i miei gusti)

martedì, febbraio 28, 2006 12:28:00 PM  
Blogger luca ge said...

Caro BastaEssereFelici mai fermarsi alle apparenze. Proprio perchè non si ha concorrenza Sitges è l'ideale fidati.

martedì, febbraio 28, 2006 5:40:00 PM  

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