Boone
Questa settimana sono povero di idee.
Non so per quale motivo ma le notizie che ci vengono date sono (almeno per me) tutte pallose e poco interessanti. Nulla che mi colpisca: negativamente (ciò che preferisco) o positivamente.
Inoltre, anche la mia vita scorre normalmente senza che nulla turbi i miei pensieri anzi, a pensarci bene, non ho neppure pensieri. Siamo messi bene.
E allora che fare? Che dire? Soprattutto, che scrivere? Mah…
Vi parlerò di boone.
Il nome è stato dato da me e Marco (www.ondeanomalenelweb.blogspot.com/) ad un tipo che viene in palestra perché, la sua forma fisica, ricorda una grossa boa. Non una boa come siamo abituati a vedere nei nostri mari ma una di quelle enormi che si vedono nei film e che sono poste nell’oceano Atlantico e/o Pacifico; di quelle che alla loro sommità hanno una campana che suona con l’aumentare del moto ondoso.
Il ragazzo (anche se è impossibile dargli un’età) solitamente indossa una canotta sformata di colore rosso vivo o giallo pallido e una specie di pantagonna (ma esistono ancora?) a stelloni che gli arrivano poco sotto il ginocchio. Completano l’opera calzettoni a righe stile Pippicalzelunghe, un paio di babbuccie modello Alibabà e occhiali alla Mondani anno 1973.
Lui fa solo spinning: “Vuoi mettere pedalare con la musica…altro che quei cacchio di pesi” è solito ripetere. “Che sodisfasione” (alla genovese) “quando hai finito ti senti così leggero”…sarebbe interessante sapere il parere della panca nello spogliatoio quando, finito l’allenamento, vi poggia con soavità, le proprie terga.
Il suo forte (a sentire lui) sono le imitazioni di Giampiero Galeazzi. Ogni due parole tira fuori (di spazio ne ha da vendere) la telecronaca della famosa Olimpiade con gli Abbagnale. Nessuno di noi ha ancora avuto il coraggio di dirgli che: primo quello che esce dalla sua bocca assomiglia più ad un rantolo di un cane bastonato e secondo, CI HA ROTTO IL….cavolo stavo per diventare scurrile (fermato appena in tempo).
Il meglio di sé, manco a dirlo, riesce a darlo quando parla di donne anzi, di “figaaa” (urlato, non ho capito il motivo) come ama dire lui. Ogni sera esce con una “figaaa” (urlato) diversa e sempre, appunto, “figaaa” (riurlato) anzi “troppo, troppo e dico troppo “figaaa” (urlato per la terza volta). Naturalmente ogni sera ci si accoppia (il termine ovviamente è mio ma si può facilmente intuire quello da lui usato). Tutte lo vogliono, tutte lo cercano e tutte lo adorano…ma allora perché l’ho beccato in giro (più di una volta) con il cane e basta?…oppure era il cane a portare lui?…Mah…sarà certamente un caso.
Infine, questa sera, l’apoteosi: si è presentato con i capelli tinteggiati (è il caso di usare questo termine) di rosso carminio…senza parole…adesso, caro boone, non assomigli ma sei, veramente una boa americana…din, din, din.
Chissà , magari domani ci ballerà il “triccheballacche”
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2 Comments:
Anche io farò un articolo sui mostri della mia palestra... praticamente un'autobiografia.
Ahahahahahahah....
Senti ma non è che di nascosto gli fai una fotina, gli oscuri il volto e la posti????
Eddai, adesso sono curiosa!!!!
Buon fine settimana bellissimo
Animadivelluto
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