martedì, marzo 14, 2006

La terza età


Quando viaggio ed è ora di pranzo mi piace trattarmi bene.

Agli Autogrill, per fortuna, si mangia bene e la spesa tutto sommato è contenuta (insomma).

Così sabato 4 marzo, intorno alle 13, giungo nei pressi di Cremona dove, poco prima dell’uscita, è situato un Autogrill. Costruzione bassa, tetto spiovente, camino fumante, sembra quasi una baita di montagna.

“O bene! Voglio proprio gustarmi una specialità della casa”.

Entro, con lo sguardo cerco il ristorante, l’individuo, mi ci indirizzo e…o cazzo che è? Lo sbarco in Normandia? Un’invasione di cavallette? Hanno evacuato la città?

Ebbene si, uno stuolo sterminato (ma quanti sono?) di anziani in gita. Guardo fuori dalla vetrata. Ben tre e dico tre, pulman granturismo, hanno riversato nel piccolo ristorantello decine e decine di vecchi affamati.

Ma alla Vostra età non dovreste mangiare poco? Ma non siamo in piena crisi economica? E’ così che buttate via la vostra pensione?

Nulla, tutti li in fila a far casino come scolaretti alla prima gita della stagione.

Mentre sono in coda noto, con sempre maggior apprensione, che le derrate alimentari diminuiscono vertiginosamente. Riuscirò ad assaggiare qualcosa? Cavolo è già la terza volta che la ragazza riempie il pentolone.

Finalmente tocca a me.

“Sono rimaste solo tagliatelle alla boscaiola e filetto al pepe verde” dice la tipa dietro al banco.

Mi rassegno, non ho letteralmente scelta. Mi dirigo alla cassa. Altra coda e quando mi tocca di pagare…si presenta un papà che: primo gli è stato sbagliato il conto; secondo, vuole il pupazzetto per il suo piccolo.

Otto minuti di discussioni con il cassiere.

Distrutto dall’attesa e dalla fame finalmente, pago (un secondo di panico quando al primo tentativo la carta di credito non passa).

Mi dirigo nella sala e…già dove mi metto? L’allegra, anziana, brigata ha occupato ogni tavolo, seggiola, seggiolina e balaustra.

Resto in piedi con il mio bel vassoio e con il cibo che piano piano fuma sempre di meno.

Quindici minuti di attesa. Già perché gli anziani credono di essere ad una festa e dopo aver bevuto e magnato intonano canzoni d’epoca nell’ilarità generale.

La vacanza è iniziata bene non c’è che dire.

Per la cronaca: il cibo, dopo averlo riscaldato al micro (onde, si intende) è risultato ottimo…almeno quello.


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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ciao Luca,
detesto le attese alla cassa...
è più forte di me e spesso litigo con le cassiere lente!!
SALUTI DA PISA
Francesco

mercoledì, marzo 15, 2006 1:26:00 PM  

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