martedì, aprile 11, 2006

Il mio punto...di vista


Finalmente la lunga campagna elettorale è terminata e le Elezioni si sono svolte regolarmente.

A questo punto da buon “politologo” mi azzardo ad analizzare la situazione.

Il primo dato da analizzare è l’alta percentuale di affluenza 83,6%. Nelle precedenti Elezioni politiche (2001) 81,4%. L’incremento è stato del 2,20%.

Chi pensava, che gli italiani si fossero stufati della politica hanno quindi completamente sbagliato.

Il secondo dato sono gli “Exit Poll”. Alle 15.01 e in tutte le successive uscite davano CdL tra il 45 e il 49% e Unione tra il 50 e il 54%. Alle 18.00 con l’arrivo delle proiezioni gli entusiasmi, precipitosi e soprattutto imprudenti, da parte del centro-sinistra, si sgonfiano.

Il motivo per cui questi abbiano fallito, aggiungo, clamorosamente, è da ricercarsi, probabilmente, nel fatto che chi ha votato per la Cdl non ha ripetuto allo stesso modo il proprio voto presso le cabine dei sondaggisti oppure, per pura combinazione, rara ma pur possibile, la maggioranza dei partecipanti a questo sondaggio, erano effettivamente pro-Unione.

Tutto ciò cosa ci insegna? Semplicemente che questo tipo di sondaggio non può avere valore statistico perché si basa esclusivamente sulla buona fede di colui che riporta (per la seconda volta) il proprio voto e/o sulla “fortuna” da parte dei songaggisti di imbattersi in un numero di votanti uguale, o quasi, dei due schieramenti. Casualità non può far rima con statistica. Sarà bene per il futuro eliminare gli “exit poll”.

Prima di analizzare i dati definitivi due parole sulla nuova legge elettorale. Pur perfettibile, questa legge non è affatto sbagliata e neppure si è ritorta contro chi l’ha concepita. Dopo cinque anni consecutivi di un Governo, l’unico modo per tastare il polso della popolazione è attraverso il proporzionale puro che fotografa la realtà. Il premio di maggioranza, poi, serve proprio a garantire una pur minima, possibile, governabilità in caso di parità.

Cosa è successo a queste Elezioni? Prendiamo a riferimento solo e soltanto i dati della Camera, questo perché riguarda una più ampia fetta di popolazione, infatti alla Camera si vota dai 18 anni in su a differenza del Senato dove si vota dai 25.

Risultato definitivo: Unione 49,80% CdL 49,73% differenza 0,07%, nulla quindi.

Cosa vuol dire tutto ciò? Semplicissimo, l’Italia è divisa esattamente in due. Metà sta con il centro-sinistra, metà con il centro-destra.

Ora però viene il bello. Cosa si erano prefissati i due schieramenti, come meta finale? Parliamoci chiaro, non fingiamo, noi non siamo politici e possiamo tranquillamente dire pane al pane e vino al vino. E allora, il centro-sinistra di spazzare via e con un calcio in culo degli italiani, una vola per tutte a Berlusconi. Il centro-destra di contenere il disastro da più parti annunciato e in qualche modo parare il colpo.

Cosa scopriamo adesso a bocce ferme (per modo di dire, in politica tutto si muove e tutto è immobile)? Che metà degli italiani hanno votato e quindi indirettamente approvato l’operato di Berlusconi. L’Unione, balle non ce ne sono, ha trasformato queste Elezioni in una sorta di referendum pro o contro una sola persona: Silvio Berlusconi.

Guardando i risultati si evince chiaramente che questa sorta di “referendum” ha una sola possibile lettura e paradossalmente, chi ne esce rafforzato è proprio Berlusconi, sia all’interno della sua coalizione, fondamentale per gli equilibri interni, sia sul piano nazionale dove la sua leadership non è venuta meno. Anzi analizzando i dati, lo si potrà fare con calma nei prossimi giorni, si può vedere che il Polo nella sua interezza ha aumentato i suoi consensi. Nel 2001 (anche se con sistema misto) vinse con una maggioranza che non superava il 47% , oggi è praticamente al 50% alla pari con l’Unione.

Adesso, grazie proprio alla nuova legge, il centro-sinistra potrà governare ed è giusto così anzi, dovranno farlo. Dovranno però essere consapevoli, ed è sicuro che lo sono (solo pochi a sinistra fanno finta che non sia così), che metà, esattamente metà, degli italiani non stanno dalla loro parte e anzi quando sono stati invitati ad usare il piede, si sono voltati e hanno votato dall’atra parte, dando fiducia, a quel Berlusconi tanto inviso all’altra metà.

Mi si obbietterà che comunque il Cavaliere è stato finalmente cacciato dal Governo. Verissimo ma ripeto è una vittoria di Pirro. Come ha giustamente rilevato ieri sera Mieli, direttore del Corriere della Sera a Matrix, “oggi abbiamo un Berlusconi più forte di prima che si metterà a capo di una altrettanto forte opposizione e questo è un bene”.

Dall’altra parte e altrettanto paradossalmente, abbiamo un Prodi più debole, anche se lo è sempre stato a mio parere, perché utilizzato come specchietto per le allodole e non si legga questa affermazione come denigratoria e/o sminuente nei confronti del Professore bolognese.
Come ha detto ieri sera il Professor Sartori su La7 “oggi Prodi è in grande difficoltà e il non avere alle spalle un proprio partito sarà per lui deleterio”.

Come si vede ho preso ad esempio due personaggi (Mieli e Sartori) che certo non si possono annoverare tra le file dei sostenitori del Berlusca.

Sarà interessante vedere (e devo dire che dopo due anni di apatia da parte mia nei confronti della politica la cosa sta risvegliando nuovamente in me una certa passione) il rapporto di forza che si creerà all’interno della coalizione di centro-sinistra con, una sinistra più forte, un centro sempre meno condizionante e una spina nel fianco rappresentata dalla formazione della rosa nel pugno.

Anche la distribuzione dei voti nelle varie regioni (come ho sempre sostenuto mai e poi mai confondere e mischiare le elezioni amministrative con quelle politiche) avrà un’importanza enorme.

Cosa succederà francamente non lo so, non sono un indovino. Secondo me ora come ora non lo può sapere nessuno. Certo è, che ancora una volta, il Cavaliere è stato sottovalutato.

Per ora mi fermo qua e devo dire che dopo tanti anni mi sono sinceramente divertito a parlare nuovamente di politica. Spero però di non abituarmici perché, senza parlarne, si sta decisamente meglio. Vedremo.


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1 Comments:

Blogger mark ge said...

Giusto detto!!

Metà e metà.... E il Berlusca sopra tutti ahahahahhahahahha!!!!

martedì, aprile 11, 2006 6:10:00 PM  

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