LIBRERIA
Ho terminato il terzo libro di Dan Brown.
Ultimamente, complice il poco tempo a disposizione per dedicarmi a questa attività che adoro, impiego sempre più tempo a terminare un libro, sia esso romanzo, giallo o semplice racconto.
Divagando un po’, posso qui rammaricarmi per non aver intrapreso, quando era il momento, una strada che mi portasse ad essere più a contatto con la letteratura.
Invidio parecchio Monsignor Ravasi, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Chissà quanti libri sono passati dalle sue mani. Ma invidio fondamentalmente tutti coloro che per mestiere, dal semplice bibliotecario al sommo letterato, hanno la fortuna di leggere.
Torniamo al libro, oggetto di questo pezzo.
“La verità del ghiaccio” a mio avviso, pur essendo un bel romanzo, avvincente e scorrevole, non è all’altezza dei due precedenti. Soprattutto, non mi ha “preso” come fece il secondo di Brown, “Angeli e Demoni”, che per me resta, al momento, uno dei migliori.
Il libro è comunque piacevole. Nei capitoli finali si capisce, anche se non subito, il prologo che, Brown, aveva sapientemente fatto dimenticare con lo svolgere della storia.
Ovviamente non svelo nulla del racconto. Mi permetto però di consigliarlo, a coloro che amano un genere di romanzo che mischia realtà a pura fantasia (anche fantascientifica) che è poi la caratteristica di uno scrittore come Dan Brown.
Prossimo libro, che mi auguro di poter iniziare in questi giorni di festa, “La sorella di Mozart”.
">Link
3 Comments:
E' vero:
Dovevi fare lo scrittore o magari il giornalista.
Io cmq mi sono fermato (per quanto riguarda Dan Brown) al "Codice da Vinci"... 2 palle.-)
Buona Pasqua!
SALUTI dalla puglia...
FRANCESCO
buona pasqua tesoro, un abbraccio
Animadivelluto
Posta un commento
<< Home