“FRIZZI & LAZZI… dalla sala della pallacorda”
Ho deciso di chiamare questa rubrica politica del venerdì “Frizzi & lazzi… dalla sala della Pallacorda”. Un po’ perché le mie analisi (serissimeee) non vogliono essere la verità scesa in terra e un po’ perché, cosa altro è la Politica se non un allegro consesso di burloni, riuniti pomposamente in una sala di tutto rispetto?
Anche questa settimana è stata parecchio importante. Il Prodi II°, inteso come Governo, ha giurato.
Non potendo ancora giudicare il suo operato mi limito a fare alcune considerazioni e a pormi delle domande.
La cosa che subito salta agli occhi è lo “spacchettamento” dei ministeri. Va bene dover accontentare (o scontentare) tutti ma quanti ne ha creati? Soprattutto, quanti doppioni ci sono? Alcuni esempi: Economia-finanze e Sviluppo economico. Infrastrutture e Trasporti. Istruzione e Universita'-ricerca.
Diritti delle pari opportunità e Politiche Giovanili-Attività Sportive e Politiche per la Famiglia.
Va bene che ogni singolo Ministro (e sottosegretario/i) si occuperà di una parte specifica ma tutta questa operazione quanto ci costerà? Solo di auto blu quante ne abbisogneranno? Quanti conflitti di attribuzione (per ogni singolo problema) a questo e/o a quel ministero sorgeranno?
A detta di tutti i commentatori, il Governo è su due livelli. Uno forte, composto da personalità di rilievo e uno tanto per fare, per accontentare. Lucia Annunziata, su La7, ha asserito che la parte nobile (Prodi, D’Alema, Rutelli, Amato) darà garanzia di stabilità e durata. Ne siamo proprio sicuri? Prodi e D’Alema, D’Alema e Rutelli, Amato e D’Alema, ho i miei dubbi. D’Alema, che a furia di tirarsi indietro rischiava di rimanere fuori dalla porta, rinuncerà ad un ruolo da protagonista o, cercherà di appannare la visibilità di Rutelli (la famosa guerra dei vicepremierati) e ancor di più di Prodi? (non sarebbe la prima volta).
La questione donne (tutte incazzate) dove la mettiamo?. Si era promesso il famoso 50 e 50 come in Spagna. Con rammarico ma il buon Prodi, ha dovuto rinunciarvi. Capita. Peccato però che su sei (i sottosgretariati non hanno la stessa valenza) solo una e mezza (Turco per intero, Bonino per metà) abbia il portafoglio (quindi di peso). Ragazzeee… sarà per la prossima, dai.
In generale non possiamo dire che questo Governo di sinistra-centro abbia entusiasmato come fece Zapatero in Spagna. A questo proposito apriamo una parentesi di politica estera e analizziamo proprio (essendo un estimatore) quella della penisola Iberica. Qui da noi, tutti a favore della grande svolta zapateriana. Tutti a dire che gli spagnoli sono entusiasti del loro Presidente. Personalmente continuo a pensare che avremo il quadro della sua reale forza solo e soltanto dopo le prossime elezioni politiche. Anche dal punto di vista economico le notizie che giungono non sono più così rosee come un tempo e l’alta disoccupazione unita al diffuso precariato fanno il resto. Inoltre è indubbio che da quando è salito Zapatero al potere (con la sua politica estera) la Spagna, “internazionalmente” parlando, non ha più contato nulla. Chiusa parentesi.
Tornando a casa nostra. Mastella alla Giustizia (Guardasigilli mica bau bau, micio micio), Amato agli Interni (non era il braccio destro di Craxi, che a sua volta incarnava tutto il male del mondo?), Rosy Bindi alla famiglia (quale, quella normale o quella delle coppie di fatto? Qui continua il simpatico dibattito tra me e Francesco), Di Pietro (infrastrutture), appena giunto al tavolo per giurare, salta la luce. Che sia un presagio? A proposito dell’ex PM. Patetica la minaccia di non votare la fiducia, perché all’ultimo minuto è stato fatto saltare il ministero a Leoluca Orlando. Il tutto prontamente rientrato (strano) dopo l’assicurazione di un “viceministrato” (si può dire?) non si capisce bene di cosa. Simpatico, il neo Ministro ai trasporti Bianchi (canuto e capellone). “niente ponte sullo stretto e forse niente TAV” Ma si dai, sogniamo gli aquiloni e i bambini che corrono nei prati. Di muoverci velocemente e di agganciarci al resto d’Europa che ci frega (vuoi mettere Danimarca e Svezia che in men che non si dica hanno costruito un mega ponte per collegarsi rapidamente). Bello il siparietto del passaggio di consegne tra Cav. e Prof.. Sorridenti, felici, giocosi e scherzosi (ci prenderanno mica per il culo?). Nel frattempo, scusate, qualcuno ha più visto il Piero? (Fassino ovviamente) e della manovra di aggiustamento di bilancio? Non sembrerebbe più necessaria (non eravamo in condizioni inenarrabili economicamente parlando?). Anche Romano come Silvio viene frainteso (deve essere la maledizione di Palazzo Chigi) le truppe vanno ritirate dall’Iraq pareva avesse detto ieri. No, non mi avete capito ha detto oggi il Prof.. Si ritireranno nei tempi e modi stabiliti. Dal precedente Governo, aggiungo io. Complimenti poi a comunisti italiani e rifondaroli. Ieri hanno detto, riconosciamo subito il nuovo Governo palestinese e il gruppo dirigente di Hamas. Questa notte, manco a dirlo, botte da orbi tra fazioni interne al gruppo. Altri porta sfiga?
Concludiamo con le parole del Professore durante il dibattito sulla fiducia. “Questo è un Governo forte!”
Risultato finale, 165 (di cui 7 Senatori a vita) a 155. Differenza 10 (di cui 7 Senatori a vita). Pregategli tanta salute… Al Governo?... no, ai Senatori a vita.
Buon fine settimana a tutti e a venerdì prossimo con “frizzi & lazzi… dalla sala della Pallacorda”.
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2 Comments:
BUONGIORNO!
Già il titolo della rubrica è fantastico...
ammiro molto il tuo modo di scrivere!!
Appuntamento settimanale già diventato imperdibile.
Buon fine settimana
Francesco
eccomi, anche io qui all'appuntamento con la rubrica del venerdì. Dovrò ripetere le parole di fra, sono troppo stanca per cercare sinonimi eheheh..
anche io ammiro molto come scrivi, intelligenza e cultura nella tua testa si tengono per mano. Raro...
ti abbraccio
Sonia
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