venerdì, dicembre 30, 2005

E' finito l'anno


A TUTTI
Buon fine 2005
e
BUON INIZIO 2006

mercoledì, dicembre 28, 2005

Riflessioni...............




Immigrazione verso nord e verso sud

TG5 delle 13.00 del 27 dicembre 2005 (servizio riguardante lo sgombero di uno stabile occupato abusivamente da un gruppo d’immigrati):
intervistato un immigrato dichiara "noi vogliamo solo un posto decente per vivere quindi lo Stato deve aiutarci"
Premesso che è impensabile che uno Stato possa mettere a disposizione un alloggio per tutti gli immigrati che giungano sul suo territorio; mi sono chiesto come mai l'immigrazione proveniente dal continente africano si dirige sempre verso l'Europa, dove tra l'altro le condizioni climatiche, religiose e di vita sono completamente diverse e non si sposta invece verso quei paesi più simili e assai (ma tanto di più) ricchi come ad esempio gli Emirati Arabi Uniti?

Cercando su internet ho scoperto quanto segue:

"A Dubai l'unico record che non viene mai pubblicizzato è in realtà il più caratteristico: la più alta percentuale di immigrati del mondo in proporzione al numero di abitanti. In tutti gli Emirati, la cui popolazione complessiva ammonta a circa 2,5 milioni di abitanti, gli autoctoni sono sette volte meno numerosi degli immigrati, provenienti per lo più da paesi non arabi: 1,2 milioni di indiani, 600mila pakistani, 100mila iraniani, e diversi cittadini di altre decine di nazioni, fra cui 50mila britannici. A Dubai, i cittadini degli Emirati costituiscono appena l'8% di una popolazione che supera il milione di abitanti".

A questo punto la domanda sorge spontanea: ma anche da quelle parti gli immigrati occupano abusivamente gli edifici pretendendo un alloggio?

Sempre internet mi viene in aiuto:

"gli immigrati costituiscono il grosso della manodopera, qualificata o meno. Ma, soprattutto, sono i più disponibili e i meno cari. E, come tutti gli stranieri, si interessano meno degli arabi alla politica.Un campo d'attività comunque rigidamente precluso agli immigrati.Non che questi ultimi rivendichino un simile diritto. Esiste sicuramente un certo risentimento latente. «Ce la passiamo piuttosto bene qui - spiega un indiano, venditore di ortaggi all'ingrosso - ma è davvero frustrante non poter essere proprietari della propria casa». Come tutti, quest'uomo sembra tuttavia rassegnato a rispettare l'implicito contratto tra locali e immigrati su cui poggia tutta la baracca: una città globale, che non ha però nulla del melting-pot; piuttosto una nuova Torre di Babele.Chi viene qui lo fa per lavorare, ed è invitato a ripartire quando ha finito. Solo chi guadagna più di mille dollari al mese può portare con sé la propria famiglia. Alcuni sono venuti da molto tempo e si sono arricchiti, mentre sono sempre di più gli stranieri che nascono in loco. Ma la cittadinanza è concessa solo con lo speciale permesso, raramente accordato, del monarca. Neanche i manager più brillanti posseggono interamente la loro impresa, perché il 51% deve essere formalmente in mano ad uno «sponsor» locale. Tuttavia, se tutto va come previsto, lo sponsor si limita a percepire una commissione annua."

Il dubbio s’insinua nella mia testa: anche in questo caso dobbiamo parlare di razzismo?

Amnistia e dintorni

Tutti si scandalizzano perché ieri i parlamentari hanno disertato in massa l'Aula e non hanno partecipato alla seduta riguardante amnistia, indulto e grazia. Io tutto questo scandalo non lo vedo, i parlamentari rispecchiano esattamente il pensiero medio del Popolo italiano sull'argomento e vale a dire: non interessa anzi, se i giornalisti frequentassero di più i mezzi pubblici scoprirebbero che la "gente" non si arrovella affatto sull’amnistia semmai, la domanda più frequente in giro è: " ma perché invece di liberarli non costruiscono altre carceri?"
E' vero che i nostri rappresentati in Parlamento hanno il compito di risolvere i problemi ma su argomenti come questi (poiché ci si riempie sempre la bocca di parole come democrazia, stato di diritto, ecc.) dovrebbero essere i cittadini a deciderlo attraverso un referendum semplice "volete l'amnistia si o no? Punto. Senza fare campagne politiche pro o contro ma semplicemente chiedendo il parere del Popolo italiano.
Ovviamente ciò è impossibile sarebbe troppo facile e soprattutto non permetterebbe di sprecare fiumi di inchiostro.......probabilmente anche il mio.

Calo delle vendite per i regali di Natale

Il 26 dicembre tutti i telegiornali e radio giornali si sono affrettati a farci sapere ciò che hanno affermato le associazioni dei consumatori vale a dire, che per le spese dei regali natalizi c'è stato un calo delle vendite del 15-20%.
Ora: come fanno già a sapere l'entità del calo visto che i negozi hanno chiuso alle 19.30 del 24 dicembre? Hanno fatto i conti il giorno di Natale? Non ci credo neanche........
Ho parecchi amici che lavorano in negozi (in settori diversi alimentari, giocattoli, profumi, ecc.) tutti e sottolineo tutti mi hanno assicurato che le vendite rispetto agli anni scorsi sono aumentate.
Io stesso non ho diminuito il budget per i regali e da un rapido giro presso parenti e amici ho potuto constatare lo stesso.

Ma allora chi è che tira fuori ‘ste fandonie?

sabato, dicembre 24, 2005

E per Natale......il pandolce genovese


Ingredienti:
1 Kg. di farina
400 gr. di zucchero
400 gr. di burro
4 uova
latte e acqua di fiori d'arancio
100 gr. di pinoli
300 gr. di uvetta
300 gr. cedro candito
limone grattugiato
vanillina
2 bustine di lievito in polvere

Preparazione:
  1. - Ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
  2. - Ammollare l'uvetta nello sciroppo al 50%.
  3. - Impastare, sbriciolando, senza schiacciare.
  4. - Solo alla fine, dopo aver aggiunto i pinoli, l'uvetta e il cedro, dare una forma cilindrica.
  5. - Tagliare le pezzature desiderate e darvi una forma sferica.
  6. - Praticarvi un taglio a croce.
  7. - Cuocere a 200°C

Si narra che debba essere il più giovane della famiglia a portarlo in tavola (adorno di un rametto di alloro) e che sia il più anziano a tagliarlo.

In un tempo ormai lontano, una fetta veniva conservata per il primo povero che bussava alla porta ed un'altra gelosamente nascosta per il giorno di San Biagio (3 febbraio) per poter essere consumata e protteggersi dalle malattie della gola.

mercoledì, dicembre 21, 2005

Pensieri sparsi e confusi sul Natale

Mi sono ripromesso di scrivere un pezzo (quanto mi sento giornalista quando le sparo così grosse) sul Natale.
Improvvisamente però mi accorgo che tutte le idee che mi frullavano nella testa non sono poi così interessanti.
In fin dei conti cosa è per me il Natale? Una festa (religiosa o consumistica che sia)? Una data sul calendario? Una giornata qualunque?
No il Natale non può essere solo questo, non per me almeno.
Il Natale è qualcosa che mi porto dentro fin da bambino, qualcosa di magico e assolutamente fantastico e che soprattutto mi faceva stare bene.
Nel 2005 la vita è frenetica, convulsa (ma che ne so se nel medioevo o nel 1800 non lo era altrettanto) e piena di notizie (brutte e meno) che mi bombardano la testa ogni istante e in ogni dove.
Ho voglia di scappare dalla realtà e di ritrovare quel mondo magico almeno per un giorno, almeno per una notte magari, solo sognando mentre dormo.
Se ci riuscirò o meno non lo so ma una cosa è comunque certa: non posso e mai potrò rinunciare all'albero addobbato, al presepe con casette e statuine, alle canzoni natalizie e soprattutto al piccolo Lord in TV (e a questo punto il mio guru Labranca - se mai leggerà - cadrà dalla sedia).
Buon Natale......anzi meglio.....un Natale Buono.

P.S. qualche fiocco di neve non guasterebbe mica

lunedì, dicembre 19, 2005

E' l'inizio..........avrà mai una continuazione?

Inizia qui la mia avventura nel mondo dei bloggers.
Come sarà questo mio blog e soprattutto cosa ci scriverò non ne ho la più pallida idea.........mi inventerò qualcosa (o almeno lo spero).
Intanto ho già iniziato male perche l'ho chiamato "commenti non richiesti" fregando letteralmente il titolo di una rubrica del programma "Plug & play" in onda su Play Radio (la mia attuale radio preferita) e condotto dai miei idoli radiofonici che sono Tommaso Labranca "il pensatore" (un faro nella nebbia - metaforicamente parlando) e Lorenzo Campagnari "il tortello di Mantova" (uno "yeppa yeppa" - realmente parlando).
Spero che non se ne abbiano a male.
Vedremo, prima o poi, come continuare questa storia.............continua continua e chi mi ferma più con sto "giocattolo"?
:)))))