mercoledì, marzo 28, 2007

L'editoriale di Luca




Questa mattina abbiamo l’esempio lampante di quanto i giornali, quindi i giornalisti (in questo uguali ai politici), sono lontani anni luce dalla realtà e dalla “ggente”.

Tutti i giornali evidenziano la tenuta dell’Unione e la spaccatura della CdL che di fatto non esisterebbe più, dopo il voto in Senato sull’Afganistan.

Poveri, piccoli, pagliaccetti, allineati. Se fossero stati un po’ più attenti (essendo in malafede lo sanno benissimo), si sarebbero accorti che i numeri (sempre e solo loro) dicono una cosa diversa e che la realtà è un’altra. La maggioranza, che in Senato quota 158, si è fermata a 155 (la matematica come sappiamo è un’opinione solo in politica). La Cdl esiste sempre e finalmente l’UDC e Casini (quello che in "c-o-s-c-i-e-n-z-a" non se la sentiva di non votare il rifinanziamento ma da buon cattolico praticante e pronto a dispensare giudizi morali si è sentito, sempre in "c-o-s-c-i-e-n-z-a", di mollare moglie e figli per un’altra donna) hanno gettato la maschera.

E’ da almeno 3 anni che il popolo della CdL (basta leggere sui vari siti dedicati) chiede con forza di staccarsi dall’UDC. Finalmente (forse, perché con i democristiani non si sa mai) ciò è accaduto.

Che ieri il Decreto sarebbe passato e che la Cdl si sarebbe divisa lo si sapeva benissimo quindi non si capisce di cosa si stia parlando.

Scriveva Stefano Vespa (sarà il figlio?) su Panorama della settimana scorsa:
… “con la scontata approvazione del decreto di rifinanziamento delle missioni anche al Senato grazie alla CdL… Romano Prodi sa che non correrà i rischi del 21 febbraio, quando dovette dimettersi dopo la bocciatura della relazione sulla politica estera… la questione della quota 158 resta però intatta”…


Tutto ciò è puntualemte accaduto.



Gli elettori di centro sinistra sono liberissimi di scegliersi come capo un democristiano (è dal 98 che lo fanno “obtorto collo”). Altrettanto liberamente gli elettori di centro destra hanno il diritto di “vaffanculare” un democristiano apsirante capo (povero illuso).


Luca ge




P.S. ricordate Follini, l'Hobbitt delle terre di mezzo? Casulmente è stato spostato alla Commissione Difesa del Senato ribaltando così i numeri.




Il nostro destino è dunque quello di morire demoicristiani?


martedì, marzo 27, 2007

"DI BLOG IN BLOG"


Basta urlare. Pensiamo!

Mio intervento sul blog di
Stefano Gallarini player di Play radio

http://stefanogalla.blogs.com/weblog/2007/03/basta_urlare_pe.html#comments

Caro Stefano,
è vero, passiamo tanto tempo ad "urlare" (per cercare di evitare la reazione del nostro prossimo e quindi evitare di confrontarci e di metterci in competizione con l'altro) che ormai siamo diventati tutti "sordi". Sembra un battuta ma non lo è. Questo tuo pezzo mi ha fatto fermare a riflettere per un paio di minuti (purtroppo non ho di più a disposizione). Siamo diventati tutti pazzi urlanti. Non solo i così detti "VIP" (televisione, radio, politica, ecc.) ma anche noi "ggente" comune. A proposito Tu a quale categoria ritieni di appartenere? "VIP" o "ggente"? :-) Sembra quasi che facciamo a gara per vedere chi urla di più. Non ci accorgiamo neppure che dall'altra parte non c'è più nessuno ad ascoltarci (o forse è proprio questa la paura? Che qualcuno ci ascolti).
Avremmo bisogno tutti di un pò di silenzio riparatore o meglio ancora, di un periodo di clausura.
Un abbraccio Luca ge
P.S. le vignette di Benny sono impareggiabili.

lunedì, marzo 26, 2007

Domanda


Giornata di contestazioni per i leader del centrosinistra.

Il Presidente della Camera Bertinotti contestato alla Sapienza dagli studenti: “Buffone guerrafondaio”.
Il Ministro degli esteri D’alema fischiato a Firenze: “D'Alemullah go home”.
Il Ministro di Grazia e Giustizia Mastella contestato alla Sapienza dai collettivi di Giurisprudenza e Trans-lesbo-gay: “Dai Dico alla pace, questa è la giustizia che ci piace"

Domanda: al Governo c’è Berlusconi o la sinistra?

sabato, marzo 24, 2007

Metti una sera a teatro.



Ieri ho passato una serata alternativa (almeno per me): sono andato a teatro.



Erano 25 anni che non andavo. L’ultima volta ero stato a vedere uno spettacolo del trio Marchesini-Lopez-Solenghi.



Quando Marco, due settimane fa, mi aveva proposto “Alta società” con Vanessa Incontrada avevo aderito con entusiasmo all’idea.



E dunque.



Con una buona mezz’ora d’anticipo, vestiti di tutto punto come si conviene ad un’occasione del genere, siamo giunti al Politeama genovese. L’atrio è già gremito di persone che si accalcano davanti alla biglietteria per cambiare le proprie prenotazioni internet (un bel risparmio non c’è che dire) con il biglietto vero e proprio.



Dall’ultima volta che sono stato a vedere uno spettacolo teatrale la media d’età delle persone si è decisamente alzato. Il più giovane, esclusi noi due, ha innestata nel braccio una flebo di ricostituente o si appoggia tremebondo alle pareti. Ci manca uno nel polmone d‘acciaio e siamo al completo.



Al centro dell’atrio un grosso tavolo ricolmo di dolci da pasticceria fa bella mostra di se. Tutto attorno un nugolo di arzille nonne-cavallette assatanate e con il visone al collo, sta spazzolando tutto ad una velocità impressionante. Naturalmente quando riusciamo a raggiungere il tavolo non vi è rimasto più nulla. Bisognava vedere la faccia schifata e inorridita della ragazza che toglieva i vassoi desolatamente vuoti e che mormorava tra se e se “allucinanti, sono dei mostri queste”.



La direttrice del teatro, attorniata da un gruppo di amici, si esalta per le coreografie di questo spettacolo “mai viste così tante coreografie e così piene di particolari… una meraviglia, di più, un c-a-p-o-l-a-v-o-r-o”. Scopriremo alla fine della rappresentazione che le coreografie sono solo due (interno di un salone di una casa signorile e esterno del giardino). Quanto ai così tanti particolari… boh! Mi sarò distratto.



Suggerisco di andare a posare i cappotti al guardaroba. Peccato che per la serata (staranno risparmiando per pagare Vanessa?) non è previsto il servizio. Tutta la sera con il paletò sulle ginocchia.



Dopo dieci minuti di ricerca dei posti (fila 14 posti 18 e 20), abbiamo pure chiesto alle signorine addette che manco si sono degnate di accompagnarci (“sono laggiù dall’altra parte della sala” hanno detto), prendiamo posto. Subito un signore e consorte: “pregooo, via via di qui. Questi sono i nostrii posti!” O cacchio, stai a vedere che aver prenotato i biglietti via internet… è successo qualche casino e abbiamo tutti e quattro gli stessi (Marco suggerisce “semmai facciamo a turno :-) “. Era ovviamente una battuta ma dovevate vedere la faccia inorridita di Lei). Finalmente Lui tira fuori i biglietti (era ora sono 5 minuti che te lo chiedo) “ooo scusateee sono il 10 e il 12 i nostri. Vieni cara”.



Finalmente si spengono le luci, si alza il sipario, inizia lo spettacolo.



Dopo un quarto d’ora già dormivo. Due palle. Mamma mia. Tutti che ridevano alle battute (perchè erano battute). Ma cosa c’è da ridere? Finalmente ho intuito perché le generazioni non si comprendono. Una diversità di vedute oceanica. Non potremmo mai andare d’accordo. Non ci intendiamo tra giovani e vecchi. Non c’è santo.



A scanso di equivoci voglio qui elogiare la bravura di tutti gli attori e soprattutto di Vanessa Incontrada (una voce stupenda quando canta). L’unica cosa, Vanessa, per me, è la presentatrice di Zelig o la conduttrice del programma radiofonico su RTL 102. Quindi (per me) non può fare l’attrice di teatro. Non è il suo ruolo.


Come quando mi dicono "aaa Benigni che recita Dante… una meraviglia".
No! Cacchio. Benigni può essere bravo e preparato quanto vuole (e sicuramente lo è) ma, per me, con quella faccia e quella voce, è il solito mattacchione (che odio) che fa battute. Nella “vita è bella” (indubbiamente un bel film), per me, era sempre e solo Benigni, con la sua faccia e la sua voce, e quindi non mi è piaciuta la sua interpretazione.



Non so se sono riuscito a esprimere il mio concetto.


Secondo me ognuno deve fare il proprio mestiere.

Ribadisco, tutti decisamente bravi!


Per la cronaca a Marco lo spettacolo è piaciuto anche se ha detto “la storia era un po’ datata... forse“.

Penso passeranno altri 25 anni prima che io torni a teatro.








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giovedì, marzo 22, 2007

"DI BLOG IN BLOG"


Gli americani non ci amano


Mio intervento sul blog di Paolo Madron vice direttore di Panorama.


Probabilmente, come sempre, la giusta misura sta in mezzo. Da una parte gli americani ma anche il resto degli europei nordici con la loro determinazione e fermezza (almeno su questi argomenti), dall’altra gli italiani e i latini in genere con la loro indole lassista (il classico“ma lascia fottere, non t’impicciare” italico o il mañana, mañana ispanico, ecc.).
Nella vicenda Mastrogiacomo (nessuno si lamenta per la sua liberazione anzi, ne siamo tutti contenti) non siamo stati da meno. Abbiamo trattato per rilasciare il nostro giornalista scavalcando tutti e tutto, accettando condizioni da ricatto pesantissime, senza badare, probabilmente, a spese (in questa parte era già forte il Governo Berlusconi) pur di liberarlo. Una volta che ciò è avvenuto buona notte ai suonatori e chi se ne “fotte”. Infatti degli altri due malcapitati della vicenda uno è stato sgozzato e l’altro non ho ben ancora capito che fine abbia fatto (tanto non sono dei nostri).
Anche questa volta abbiamo curato il nostro orticello senza pensare che facendo parte di una coalizione (NATO) ed essendo in Afganistan su mandato ONU (quella di cui si riempie sempre la bocca la sinistra) ogni nostra azione si ripercuote sugli altri.
E adesso? I Talebani (quelli che hanno sgozzato l’autista senza battere ciglio), che qualcuno (solo per tenere buoni i propri alleati in patria non certo per spirito altruistico – vedi sopra) vuole al tavolo delle trattative, come si comporteranno nei confronti dei nostri sguarniti soldati?
Questa volta siamo riusciti a cavarcela… domani? Non sempre, come ci insegna la storia, il nostro comportamento ci ha giovato o meglio, ha sicuramente dato i suoi frutti ai politici di turno non certo al popolo. .


Comiche


Prodi: “… d’ora in avanti, visto il continuo ostruzionismo dell’opposizione, porremo sempre la fiducia per far passare le nostre leggi”.

Questo bell'ometto (alla Iacchetti), si scrive da solo le battute oppure ha qualcuno che se ne occupa?


martedì, marzo 20, 2007

Pulcinella


Mio intervento sul blog di Paolo Madron vice direttore di Panorama.


http://blog.panorama.it/paolomadron/2007/03/20/corona-e-larchivio-segreto-di-pulcinella/

Confesso che ancora oggi non ho capito quale sia il reato contestato a Corona. Colpa mia che non mi appassiono al gossip (tale ritengo sia l'argomento). Si le foto, si i ricatti, si l’evasione fiscale. Ok ma alla fine della favola cosa c’è di vero, cosa di presunto, cosa di inventato? (forse è troppo presto per saperlo). A cadenza ormai monotona, nel nostro Paese una mattina si alza un Pretore, un Pubblico Ministero, un Giudice e decide di aprire un filone d’inchiesta con arresti clamorosi. Un giorno è un Re, l’altro il fotografo famoso e fighetto, l’altro ancora il Manager di grido. Tutte inchieste rispettabilissime e dovute sia chiaro. Solo che alla fine, la maggior parte delle volte, tutto si dissolve in una bolla di sapone salvo per un piccolo particolare non di poco conto: l’aver privato della propria libertà i personaggi coinvolti. Ci sono poi i giornalisti che appena annusano aria di sccop ci si ficcano a bomba (salvo indignarsi come i politici se nella rete finisce uno di loro – non tutti ovviamente). Infine ci soni i lettori (noi tutti) che non ci perdiamo neppure una puntata per non rischiare di fare brutta figura con la vicina di casa (hai visto quello? Hai sentito di tizio?, ecc., ecc.). Speriamo che presto succeda qualcosa altrimenti chissà per quanto altro tempo dovremo sorbirci questa telenovela che per i protagonisti tanto “novela” non è.
Quanto all’archivio segreto: siamo o non siamo la patria di Pulcinella?
luca66genova.blogspot.com


">Link

Scusate...


… qualcuno si è accorto che ci sarebbe ancora da liberare l’interprete?

Fortunatamente il rapimento del giornalista de “La Repubblica” è terminato e il nostro uomo è potuto tornare a casa sano e salvo. Ci rallegriamo e tiriamo un sospiro di sollievo.

Lasciamo stare l’aspetto politico-diplomatico che ci è costato. Un prezzo abnorme che condizionerà tutte le nostre future mosse in quello e in altri ambiti dove impera il terrorismo internazionale con il quale la nostra Nazione, piaccia o non piaccia ai “dilibertcossuttianbertinottiani”, dovrà in futuro misurarsi .

Ma dell’autista sgozzato? Non ne parliamo più? Soprattutto, dell’interprete sparito nel nulla? Niente, neanche una parola?

Lenzuolate con fiumi di parole, con ogni minimo particolare della storia del giornalista ma degli altri due malcapitati il nulla. Scusate, ok, abbiamo liberato il giornalista ma ci sarebbe ancora da occuparsi dell’interprete (almeno Lui, visto che l’altro ha già pagato per tutti): chi se ne fotte! Non spetta a noi.

Quanto facciamo schifo!

Classico… di noi italiani (o noi latini). Una volta salvato il nostro culo tutto il resto non conta. Complimenti!

lunedì, marzo 19, 2007

Storie di vita quotidiana



Sull’autobus…

… ad un certo punto una signora si aggrappa al mio braccio:

scussate ciovanotte ma nu vurria mai cadè pe terra”

ci mancherebbe altro signora.

“eee beate vuie che tenite na bella età, vuie site cciovane assai eee”

insomma giovane. Li porterò anche bene ma 40 ci sono.

alza la voce


“weee ciovanotte vulimme fa a cambie cui i miei?”

fragorosa risata

“tienghe uno figllie di 46 anne e una figghia de 40… mio marite è muerto che abbambina tenisse nove messi porella crature”…

silenzio imbarazzato (il mio) e penso non vorra mica raccontarmi la storia della sua vita adesso.

nuovamente alza la voce

“sapite che cossa vuò dire allevare due figghi da sola, ciovanotte? Na pazzia, na vita assaie grama ciovanotte”

immagino

“e vabbuò che ce se deve da fa”

e già

“a guardarve bbene, però, site proprio nu bello guaglione ciovanotte, complimente assaie… buona giornata a vuie e grazie dell’appoggio assai gradite… ciau”.

venerdì, marzo 16, 2007

Ancora privacy


Diciamocelo: Belpietro ha ragione

Mio intervento sul blog di Paolo Madron vice direttore di Panorama.

http://blog.panorama.it/paolomadron/2007/03/16/diciamocelo-belpietro-ha-ragione/

Premetto che trovo "vallettopoli" una cavolata pazzesca. Sono comunque perfettamente d'accordo con Belpietro. Quando in qualsiasi vicenda viene coinvolto un politico da destra a sinistra tutti a far quadrato. Le differenze tra schieramenti svaniscono. Le ideologie non esistono più. Tutta una sola grande famiglia a difesa del povero malcapitato. Questione di privacy dicono. Guarda caso la stampa di sinistra si allinea (non così fece sul caso Lario-Berlusconi altra cacchiata planetaria). Bene ha fatto "il Giornale" a non tacere anche se, ai cittadini non fregava nulla.

Privacy dei miei stivali


E bravo il nostro garante della privacy. Che solerzia. Che velocità. Siccome in “vallettopoli” (una cagata pazzesca) è coinvolto un politico, con effetto immediato decreta d’urgenza (siamo sotto attacco terroristico forse?) il divieto di pubblicare qualsiasi notizia riguardante la vita privata e sessuale scaturisca dall’inchiesta di Potenza (solo e soltanto da quella, guarda caso). Inoltre chi violerà tale norma sarà punito con il carcere da tre mesi a due anni (eee che fermezza).

Il politico viene sospettato di andare a trans? Non si deve pubblicare, è vietato. Però se la cosa riguarda Elkann allora giù a sputtanare in tutte le salse.

Il politico si fa di cocaina? Non si deve pubblicare, è vietato. Però se lo fa Calissano giù tutto “il calcio minuto per minuto”.

La Gregoracci la da per far carriera? Giù morbosamente a specificare di tutto e di più. E le politiche? Non la danno? Sono tutte sante vergini?.

E questo solo per limitarsi ai Very Important Person.

E i cittadini comuni? Noi, siamo protetti o no nella nostra privacy?

giovedì, marzo 15, 2007

Cellulari oppure no


Telefonini. Giusto vietarli in classe. O no?


Mio intervento sul blog di Paolo Madron vice direttore di Panorama.


http://blog.panorama.it/paolomadron/2007/03/15/telefonini-giusto-vietarli-in-classe-o-no/

Questo è senza dubbio un bel dilemma. Un tempo ci si scambiava figurine e bigliettini. Oggi ci si scambia sms o mms. Un adeguamento dovuto alla tecnologia insomma. L’unica differenza è che una volta si faceva di nascosto con la paura di essere beccati dalla maestra oggi, si fa spudoratamente e/o addirittura sfidando il professore. Spetterebbe ai genitori insegnare che a scuola il cellulare si porta solo per un’eventuale emergenza (assurdo sarebbe rinunciare a quest’aspetto della tecnologia) e non per essere usato a proprio piacimento. Siccome però, evidentemente, i genitori non ci arrivano da soli (non tutti almeno) ben venga allora la decisione del ministro di vietarne l’uso in classe (anzi non capisco perché solo adesso). Quanto all’uso da parte di tutti noi sui mezzi o luoghi pubblici (me compreso) sarebbe forse il caso di ritrovare un minimo di pudore abbandonando questa cattiva abitudine.
Luca66genova.blogspot.com

Finti moralisti


Tutti adesso s’indignano e dicendo tutti intendo giornalisti, politici e magistrati.

Le intercettazioni telefoniche pubblicate sui giornali sono un vero malcostume dicono all’unisno questi e quelli.

L’ultimo fatto ieri quando “
il Giornale” ha pubblicato alcune intercettazioni dove compare il nome di Sircana portavoce del Governo e braccio destro di Prodi.

Ha ragione però il
direttore quando afferma che fino a ieri si è pubblicato nomi e cognomi di tutti senza che nessuno si stracciasse le vesti ma siccome oggi tocca ad un politico allora la questione è scandalosa e giù sermoni di tutti i tipi e da tutti i tipi.

Certo il “Giornale” ci ha marciato sopra ma la stessa cosa lo hanno fatto in precedenza i giornali orientati a sinistra e il caso Veronica Lario pubblicata da una compiacente “
La Repubblica” in primis è li a dimostrarlo.

Ora tutti a dire che bisogna legiferare. Ma allora perché la riforma presentata da Mastella langue in Paralamento da mesi senza che nessuno senta il bisogno di approvarla?

Cosa sono poi tutte queste improvvise meraviglie da vergini vestali? Lo sappiamo perfettamente che se sei donna e vuoi sfondare in tv la devi dare a qualche alto dirigente e se sei uomo e vuoi entrare nel mondo della moda devi dare il culo a qualche stilista.

Troppo crudo forse? Ma fatemi il piacere credete forse che noi popolino non sappiamo certe cose? Forse non ve ne siete accorti ma non viviamo più in parrocchia chiusi tra le mura di un ovattato oratorio (e sorvoliamo su quello che accadeva in quell’oratorio, parroco compreso).

E i magistrati? Non ne sanno nulla loro? I giornali da chi attingono notizie di prima mano? Da un usciere compiacente del tribunale forse?

Per piacere siamo seri e piantiamola di fare i finti moralisti.

Soprattutto, di queste cose, chi se ne frega!

Luca chiama... AMT (forse) risponde


E' un pò che non scrivo all'AMT di Ge e allora:


Buon giorno AMT
Correva l’anno 2006 quando chiesi se era possibile far effettuare fermata al 30 in via di Francia lato stazione. Mi si rispose che in previsione della messa in esercizio della linea filoviaria con bifilare posto verso l’esterno rispetto al marciapiede non sarebbe stato possibile perché le aste non avrebbero avuto sufficiente lunghezza (questione tecnica quindi, nulla da eccepire).
Questa mattina qualcuno ha prenotato la fermata e l’autista erroneamente e in perfetta buona fede ha effettuato fermata perfettamente allineato al marciapiede con le aste che sono rimaste al loro posto (strano ma vero poiché ogni 2x1 si staccano per motivi che a quanto si apprende sono dovuti alla non perfetta messa in opera della linea aerea). Il classico caso dove i fatti smentiscono la tesi. Se la massima “volere è potere” ha ancora un senso, il consentire la fermata anche al 30 sarebbe una minima miglioria al servizio a vantaggio dell’utenza, pardon nel nuovo secolo si definiscono clienti, e soprattutto a costo zero.
Per non essere qui solo a bacchettarvi, però, approfitto dell’occasione per un paio d’elogi.
Complimenti per la scelta dei nuovi 18mt. “VanHoll”. Finalmente autobus spaziosi e confortevoli dalla linea accattivante. Complimenti anche per la messa in opera delle nuove paline in zona Stazione Brignole. Chiare, semplici, efficaci e soprattutto esteticamente valide e armoniose. Unica nota dolente (ma non grave) il cartello “riassuntivo” (uscita stazione lato destro): ottima la spiegazione ma se uno ha problemi di vista (data l’altezza) non è il massimo. Alla prossima e buona giornata. Luca.

mercoledì, marzo 14, 2007

Piange il telefono


Com’è che diceva Sofia Villani Siciccolone nel famoso spot?… “aiutatemiii”

E’ ormai un incubo il mio.

Finalmente (forse) dopo innumerevoli telefonate sono riuscito a chiudere il problema Fastweb con l’annullamento di un contratto mai attivato e mai firmato e mai esistito (se non nelle menti malate dei cervelloni della Società).

Nel frattempo Tele2 non mi chiama più sul cellulare ma continua ad inviarmi fatture con la pretesa di farmi pagare tre mesi di ADSL nel periodo in cui l’accesso a internet mi era negato e due telefonate (una a un cellulare e una ad un numero fisso) mentre il telefono era muto.

Ecco il colpo di scena.

Telecom che nel mentre mi ha attivato una nuova linea e che è al corrente di tutte le mie peripezie mi invia adesso non una ma ben due lettere contenenti il contratto da attivare sul vecchio numero nel frattempo liberato dalla Tele2.

Nooo! Vi prego non posso ricominciare tutto dall’inizio… “aiutatemiii.


martedì, marzo 13, 2007

DICO o non DICO?


Saranno i Dico la pietra tombale del governo?

Mio intervento sul blog di Paolo Madron vice direttore di
Panorama.

http://blog.panorama.it/paolomadron/2007/03/13/saranno-i-dico-la-pietra-tombale-del-governo/#comment-37

Senza voler entrare nel merito dei Dico (giusti o sbagliati), quando si ha una maggioranza assoluta (vedi Zapatero) materie così delicate possono essere tranquillamente legiferate (sarà poi il popolo alle successive elezioni a giudicare e lo vedremo a tempo debito in Spagna). Quando invece si ha una maggioranza di coalizione non ci si può permettere (non perchè sia vietato ma perchè è impossibile da gestire la questione visto le tante teste pensanti) di affrontare argomenti di questo tipo. Se poi pensiamo che nella maggioranza attuale di centrosinistra convivono (si sopportano) il diavolo e l'acqua santa, democristiani rancorosi e comunisti duri e puri, don Camillo e Peppone si capisce benissimo che questo sarà un banco di prova assai delicato per la tenuta del governo considerando anche che in questo caso non ci sarà aiuto da parte dell'opposizione come invece nel caso Afganistan.
luca66genova.blogspot.com


venerdì, marzo 09, 2007

Diplomazia


Ogni giorno dopo aver visto la rassegna stampa sono solito scaricare e stampare, dai vari siti dei quotidiani, gli editoriali e i pezzi più significativi per poterli poi leggere sul bus. Così facendo ho un’ informazione e opinione a 360 gradi. Fanno eccezione i giornali prettamente di partito che per principio non leggo. Più perché noiosi che, è proprio il caso di dire, per partito preso.

Oggi ha colpito la mia attenzione un articolo di Claudio Rizza sul
Messaggero.

In buona sostanza nel pezzo si parla di diplomazia e specificatamente del ruolo del nostro Ministro degli esteri Massimo D’Alema.

Premetto che D’Alema è uno dei pochi Ministri di questo Governo che mi piacciono e che ritengo all’altezza del ruolo che ricopre.

Nonostante questo non condivido l’euforia dell’estensore dell’articolo per il ruolo che avrebbe in questo periodo la nostra compagine di governo in campo diplomatico.

Nel pezzo si afferma che nelle altre capitali europee, eccetto gli Stati Uniti, “siamo considerati patner prezioso”.

Mi sembra che Rizza pecchi quanto meno d’ingenuità. La diplomazia come si sa è un’arte e di quest’arte parte fondamentale è l’arruffianarsi il prossimo. La diplomazia europea è in stallo da parecchi decenni ormai, soprattutto da quando l’Unione Europea non riesce a darsi una visione comune sulla politica estera. Ogni governo che si succede al comando della propria nazione è blandito con belle parole dagli altri stati che lasciano il tempo che trovano (succedeva la stessa cosa con il Governo della legislatura precedente).

Sul quotidiano romano si fa esplicito riferimento al successo ottenuto (a suo dire) con la missione in Libano dove, grazie alla diplomazia di casa nostra e alla bravura del nostro Ministro, ci si sta avviando verso una pacificazione, sia tra mille difficoltà, dell’area.

Evidentemente il Signor Claudio Rizza non ha le mie abitudini. Infatti è ormai concorde il fatto che in Libano gli Hezbollah si stanno riarmando di tutto punto sotto gli occhi (tra gli altri) dei nostri soldati che non possono in alcun modo intervenire (le famose regole d’ingaggio). Questo riarmo porterà tra l’altro a possibili scenari di guerra che metterebbero in seria difficoltà gli eserciti stranieri presenti sul teritorio (non lo dico io, lo dicono i maggiori quotidiani).

La diplomazia è arte, non magia... non vediamo a tutti i costi ciò che non è.

giovedì, marzo 08, 2007

Pioggia


E’ di questi giorni l’allarme per la grave crisi idrica che si sta profilando all’orizzonte per la nostra Nazione.

Più che la pioggia (ridicola quella di ieri) che latita, la preoccupazione maggiore è dovuta alla mancanza di neve che in questo strano e troppo mite inverno non è caduta. La neve oltre a rallegrare gli appassionati delle piste (parlo di meteorologia nulla di più) costituisce una formidabile riserva d’acqua primaverile.

Nonostante questo allarme, se si esclude uno sporadico accenno governativo al problema, non mi pare che i politici si stiano stracciando le vesti per attuare qualche provvedimento.

Mi son sempre chiesto, a questo proposito, quale sia il ruolo dei Verdi in Parlamento.

Non ne ho mai visto uno rimboccarsi le maniche per andare a ripulire un bosco o un corso d’acqua. Ne ho invece visti tanti attaccati al loro careghino sia esso nazionale, regionale, provinciale o comunale e discettare di tutto e di più.

Non sarebbe il caso di iniziare almeno a pensare a costruire dei desalinizzatori? Almeno per l'acqua ad uso industriale potrebbe essere già un passo avanti visto che, oltretutto, la nostra penisola è circondata dal mare.

Oppure pensiamo, come fece l’allora Ministro dell’agricoltura, il democristiano Mannino, di confidare nella provvidenza?

Il clero in questi giorni è un’attimino incazzato per via dei DICO… non so se questa volta i parrocci saranno disposti a celebrare una messa per invocare la pioggia.

mercoledì, marzo 07, 2007

Genova: trampolino di lancio... della Chiesa


Senza voler avviare una discussione infinita sulla Chiesa e il suo ruolo oggi, constato felicemente che se da una parte la politica snobba, e ha sempre snobbato, Genova, dall’altra, appunto la Chiesa, tiene in profonda considerazione la città che si dimostra un ottimo trampolino di lancio per le alte sfere ecclesiali.

Lasciando perdere i vescovi e gli arcivescovi del passato, da Giuseppe Siri in poi la città ha avuto sempre dei grandi uomini al timone della diocesi e questo a prescindere dalla capacità o meno di farsi capire dalla popolazione e/o alla condivisione del proprio pensiero con i cittadini.

Giuseppe Siri (1946-1987) ad un passo dal soglio di Pietro
Dionigi Tettamanzi (1995-2002) già vice presidente della CEI divenuto Arcivescovo di Milano
Tarcisio Bertone (2002-2006) ora Segretario di Stato della Santa Sede
Angelo Bagnasco (2006-2007) da oggi presidente della CEI

Unico meno famoso Giovanni Canestri (1987-1995). Anche se l’aver ereditato la diocesi da Siri, uomo carismatico, burbero e severo (uno degli ultimi, se non l’ultimo, principe della Chiesa) che per una vita aveva guidato, non deve essere stato facile (quindi questo era già un successo).

Ripeto la mia è solo una constatazione. Nulla di più e nulla di meno.

Vedremo chi sarà designato come successore di Bagnasco.

Un augurio di buon lavoro al neo presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

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martedì, marzo 06, 2007

La saga telefonica


Incredibile ma vero, continua la saga telefonica.

No, no nulla a che fare con la Telecom e Alice che, almeno per il momento, fungono perfettamente.

Da un paio di giorni continuo a ricevere sms dalla Fastweb che mi informa che presto riceverò una chiamata telefonica automatica dove dovrò digitare il codice fiscale e automaticamente mi verrà attivata la linea… ma linea de che?

Ho chiamato il 192192 ma naturalmente nessuno sa niente. Misteri gaudiosi. Da dicembre si fanno vivi a primavera… meravigliosi!

Nel frattempo Wind ha chiamato mia sorella dicendo che adesso è pronta ad attivare la linea… ma linea de che? Era stata contattata a dicembre ma non poteva far nulla… perché adesso che ho la linea in funzione può?

Dulcis in fundo Tele2. Dopo che ho dato disdetta, mandato a quel paese l’operatore che mi offriva un’ultima possibilità, cancellato dalla memoria per SEMPRE il suo numero, ieri mi è arrivata una lettera dove mi si intima il pagamento della fattura di dicembre (quando il telefono era completamente muto) pena l’interruzione del servizio… magariii così la finite di tormentarmi con le Vostre lettere e cazzate varie.

E meno male che da ieri non esiste più la tassa sui cellulari.

domenica, marzo 04, 2007

Sanremo



Come da tradizione mi rifiuto di scrivere di Sanremo… però Vi lascio al pezzo scritto da Marco.