venerdì, marzo 31, 2006

Di palo in frasca


Anche questa settima volge al termine, almeno per quanto riguarda la parte lavorativa.

Il tempo come al solito fa letteralmente schifo. Nuvole basse, pioggerella fine, temperatuara tutt’altro che gradevole. Però i TG continuano a dire: “oggi una giornata gradevole, domani passaggio di una rapida perturbazione atlantica e poi torna il sereno”.
Ma quando mai? In due settimane abbiamo avuto un giorno solo di sole pieno, per il resto sempre nuvole, umidità elevata all’ennesima potenza e freddo. Ok ho capito, forse parlavano di Punta Raisi o dell’isola di Lampione.

Saltando di palo in frasca.

Ieri sera SKY, per l’ennesima volta, ha cercato di barattare l’affitto del decoder con il pacchetto sport: “NOOO NON ME NE FREGA NULLA DEL CALCIO!!! Affari Vostri se avete speso milioni per avere l’esclusiva di Germania 2006. Arrangiatevi”…detto tra noi, ultimamente la programmazione fa veramente schifo…si accettano smentite.

Forse ultimamente sono un pochino nervoso.

E dalla frasca torniamo sul palo.

Da oggi la mia nipotina, Greta, 17 mesi, mi chiama per nome. Arrivato a casa ho aperto la porta e venendomi incontro di corsa ha gridato “UCAAA, UCAAA.

Be, son soddisfazioni.

Lasciamo perdere sia il palo che la frasca.

Che faccio questa sera? E domani? Domenica, poi?

Vabè ci penserò ora sono troppo stanco per pensare. Il lavoro mi massacra ultimamente o sarà che sto invecchiando?

Alla fine della favola…perché è una favola?...non lo so se lo è…comunque, alla fine della fiera, perché è una fiera?...forse si e forse no…insomma, alla fine…perché è la fine?...ma se è l’inizio...dell’weekend…certo che in italiano sarebbe il fine settimana…che orrore…

Dunque che dire per finire? Buon fine settimana a tutti. Dai che presto (speriamo) andiamo al mare…a chi piace, ovviamente e,...chi può.

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mercoledì, marzo 29, 2006

Altopiano di Asiago




All’uscita dalla A31 della Vadastico, si inizia a salire rapidamente affrontando una nutrita serie di tornanti. Giunti alla sommità si procede in pianura attraverso boschi ricchi di abeti e larici, sino a sfociare in un ampio comprensorio: il famoso altopiano di Asiago.

La distesa è vasta e sembra quasi impensabile che sopra le montagne vicentine, dominanti la pianura veneta, possa estendersi una ulteriore zona pianeggiante, sia pur con lievi colli.

Al centro del comprensorio, attorniata da numerosi altri paesini, Asiago.

Il paese (la targa dice Città) è carino e sembra testimoniare i fasti che furono ma che, inesorabilmente, sono passati.

Notevole la facciata in marmo rosso e bianco del grosso (forse troppo) palazzo municipale.

Una visita d’obbligo è al sacrario militare, dove riposano le vittime italiane ed austrougariche della prima guerra mondiale. Sommerso dalla neve e dal ghiaccio, avvolto da una leggera bruma gelida, si rabbrividisce ad attraversare le stanze deserte dove, sui muri, sono poste le lapidi con i nomi dei soldati. Qui si può veramente toccare con mano il dramma che fù. Il tutto è reso ancora più suggestivo dal silenzio che aleggia.

Per rifocillarsi, con una piccola merenda, il Bar Roma nella centrale piazza è l’ideale. Ci si può accomodare sui divanetti posti nell’ampio salone. Alle finestre, stile alta montagna, tendine tipo tovoglia da pic-nic la domenica pomeriggio. Ottimo lo strudel e buona la cioccolata calda, densa al punto giusto. La ragazza che ti serve è una biondina tanto bella (figa) quanto imbranata. Ho temuto per ben due volte, una mentre sparecchiava e l’altra mentre serviva, di ritrovarmi annaffiato. Scorbutico l’oste-padrone al quale evidentemente fa difetto l’educazione con conseguente scarso senso degli affari.

La neve contribuisce senza dubbio a dare quel senso di pace e tranquillità a tutta la zona. Ottima l’aria che, per noi cittadini, è ormai un lontano ricordo.


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martedì, marzo 28, 2006

Ora legale


In questi giorni, sugli autobus, la frase più gettonata è la seguente:

"hanno messo quest'ora qui dicendo che si risparmia un mucchio...però la bolletta della luce è sempre cara".

La domanda nasce spontanea: la “gente” è scema? Oppure…


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venerdì, marzo 24, 2006

Facce da culo



Contesto: treno metropolitano proveniente da Genova Voltri con destinazione Genova Nervi.

Soggetti: n. 2 uomini.

Oggetto: conversazione captata in luogo pubblico, anzi mezzo del popolo.

Stranamente mi trovo sul treno (non lo prendo mai in città) e leggo una rivista. D’improvviso le mie orecchie, senza volere visto che solitamente ignoro il prossimo, captano una conversazione tra due uomini.

Dai discorsi capisco subito che uno dei due di professione fa il sindacalista e per giunta, a tempo pieno: “Certo che se vinciamo le elezioni, sorge più di un problema. Come potremo contestare quello che farà il Governo? Sai adesso con questo è facile, qualsiasi cosa dica gli dai contro e sei tranquillo. Ma domani? Che facciamo? Si fa finta di nulla? Non si sciopera più? Come faremo con la base quando quelli prenderanno e ti assicuro che le prenderanno, decisioni impopolari?”

L’altro uomo di rimando: “e si è proprio un casino, ci sarebbe quasi da augurarsi di perderle queste elezioni.”

Commento mio: lo faccio o non lo faccio il commento? Miii mi sento che lo devo fare.

Decisione finale: perché sprecare tempo hanno già detto tutto loro, in fin dei conti io ho solo captato…e trascritto sul mio diario.


Postilla: non so che volto abbiano, non li ho mai guardati. Di sicuro hanno la faccia del titolo...e della foto.



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mercoledì, marzo 22, 2006

Treviso



Del triangolo PD-VE-TV quella che più mi ha deluso è proprio l’ultima: Treviso.

Avevo visto in TV un servizio che riguardava questa cittadina, chiamarla città (come fecero allora) mi sembra esagerato. Veniva definita un piccolo gioiello appena ristrutturato e un luogo a portata d’uomo.

Convinto di veder chissà quali meraviglie mi sono dovuto ricredere.

Tra le cose che ho notato ma che non fanno certo notizia, i molti monumenti ai caduti .
Di tutti i tipi: del lavoro, della guerra (della prima e della seconda), dei caduti in montagna, ecc.. Quello più strano, fuori luogo, se vogliamo, posto, tra l’altro, in una viuzza secondaria, quello dedicato ai caduti in mare (una enorme ancora con targa). Non per la sua fattezza ma perché da qui il mare dista parecchi chilometri. Misteri.

L’unico luogo, a mio avviso, degno di nota il mercato del pesce. I banchi destinati alla vendita, sono posti in una piazzetta che, a sua volta, si trova al centro di un grosso ruscello (assai simile ai navigli di Milano) e per raggiungerla, dai due lati opposti, dei ponticelli a mattoni con ringhiere in legno. Il tutto incassato tra le case. Spicca inoltre, la presenza di un grosso mulino ad acqua funzionante; purtroppo, semi nascosto da un orribile porticato in cemento armato (complimentissimi).

La cosa che però più mi ha impressionato è il silenzio. Troppo silenzio, non ci sono abituato.

A “sentirlo” bene però, questo silenzio, da fastidio. E già perché, non è come quello che apprezzi quando sei in alta montagna o in mezzo al mare. No, no. Questo silenzio qui, è strano.
Qui la gente non parla, sussurra. Non ride, sorride. I bambini non urlano, stanno zitti. Ma si può? Già tutti piccoli ometti e damigelle (porelli/e).

Miiii che palle! Ma come fanno a vivere così? Nooo io proprio non potrei.

Persino le macchine e gli autobus transitano in silenzio sul selciato. Sembrano avere le gomme rifasciate, come si faceva un tempo con gli zoccoli dei cavalli per non svegliare il signorotto della tenuta.

Zitti, zitti un attimo? (Luca, ci prendi per il culo, hai appena scritto che non vola una mosca).
Dietro l’angolo sento ridere e schiamazzare…a ma allora non sono tutti così…ecco stanno arrivando: E BELINNN sono il solito gruppo di giapponesi con le loro digitali.

Ragazzi, che palle deve essere vivere qui!





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lunedì, marzo 20, 2006

Signore e Signori: Fabrizio BIGGIOOO


Scrivere un diario on-line è certamente impegnativo.

Però, come dice la mia amica Laura (
http://www.lamiapostation.blogspot.com/) “Quanto è bello avere un blog!”

Se poi a leggerti scopri che ci sono anche dei VIP, allora è proprio il massimo.

Oggi ho scoperto che anche Fabrizio Biggio mi legge.

Certo si è un po’ risentito perché nel pezzo dedicato alle radio (ribadisco che non le sopporto più) non l’ho citato (Lui parla del programma, in realtà gli ha dato fastidio che non ho messo il suo nome nell’elenco…vero Fabry?)

“Ma come?!?! Luca! sei il primo ad intervenire a Playpeople, il tuo nome rimarrà nella storia della radiofonia italiana grazie a questa trasmissione e non me la citi neanche tra i tuoi programmi preferiti??...”

La verità è un’altra. Per poter stanare i “personaggi” che ti leggono e fare in modo che postino un commento (dando così prestigio al tuo blog) devi semplicemente non citarli. State tranquilli che dopo un po’ sbottano e si scoprono.

Vero Fabry :))) (non ci hai messo molto, ho scritto il pezzo lunedì scorso).

Per i 55.000.000 di italiani che non sanno chi è Fabrizio Biggio (i restanti sono sordi e non possono, giocoforza, ascoltare la radio) ecco la storia:

In principio erano un trio, un talentuoso giovane autore (Giampa), una strafica esagerata, la sola sua presenza bastava (Clelia) e un…e un…e un…appunto Biggio.

Facevano una trasmissione su Play Radio (
www.playradio.it) che avrebbe potuto tranquillamente competere con la mitica (e mai rimpiazzata) BaldiniAmaLaurenti su Radio DeeJay (http://www.deejay.it/).

Poi il Giampa venne, probabilmente, scritturato da qualche parte (era bravo veramente) e rimasero Clelia (ma quanto è bbona?) e…, e…, e…, appunto Biggio.

Alla fine dello scorso anno la bella Clelia (
http://www.clelia.tv) andò in terra d’America a cercar fortuna (miticaaa) e la trasmissione (mi sto scervellando da ore ma non ricordo il titolo) venne chiusa.

Rimasto solo il…, il…, il…, appunto Biggio si invetò una nuova trasmissione (PlayPeople). Ad aprire la prima puntata il 2 gennaio 2006 (dopo un pezzo di Jamiroquai) un giovane (non ti allargare), brillante (non esagerare) scrittore (sfacciato è dir poco): IO.

Dopo di me naturalmente il diluvio :))) tanto che tre volte la settimana una buona donna (nel senso di BBONAAA) di nome Natasha Stefanenko (
http://www.natashastefanenko.it/) va ad aiutarlo a tirar su le sorti di questo grande programma che, è tale, grazie alla presenza degli ascoltatori…e basta.

Vabbè dai ho voluto scherzare un po’.

Ringrazio di cuore Fabrizio: primo, perché fece in modo che la mia voce andò in onda da Bolzano a Pantelleria, mi avranno capito lassù e laggiù, parlavo in italiano (quanto mi piace essere polemico) e secondo perché legge e leggerà (vero Fabry?) il mio blog.

Vi invito ad andare sul suo sito:
http://www.peneevagina.com/
un nome, un programma, un uomo insomma, un Biggio.

Ciao Fabry un abbraccio.

P.S. fiuuu me la sarò cavata in estremis? Avrò rimediato alla figuraccia di non averlo citato? Ah ah ah




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venerdì, marzo 17, 2006

Mandorli in fiore


Questo pazzo, pazzo inverno continua ad imperversare.

Il freddo la fa da padrone e ormai esattamente dal primo novembre scorso, siamo costretti ad indossare cappotti , pastrani, sciarpe e berrettini di lana.

Anche per la fine di questo mese (marzo pazzarello) e l’inizio del prossimo (aprile dolce dormire) pare non ci si debba aspettare nulla di buono. In linea di massima cellule di aria artica continueranno a dirigersi verso il continente europeo. Si potrebbero verificare fortissimi temporali, anche di carattere grandigeno, proprio per lo scontro di masse d’aria. Quella fredda, proveniente dal Polo Nord e quella più mite che sovrasta il Mediterraneo. Vedremo se sarà così oppure la primavera sprigionerà i suoi mille colori.

Però mi viene in mente quello che mi hanno insegnato i miei due mitici Professori ad agraria: Barciotti e Cheppi (loro si che sapevano insegnare veramente, peccato che come al solito te ne accorgi quando ormai sei lontano dalla scuola da anni).

In questo periodo dell’anno solevano dire: “dovete osservare come la natura si comporta”. Se gli alberi da frutto iniziano a fiorire vuol dire che la primavera è alle porte altrimenti, al contrario, ne saremo ancora lontani”.

Ora osservando gli alberi da frutta in questi giorni (almeno qui in Liguria) ache se fa ancora molto freddo, gli alberi hanno iniziato a fiorire. I primi, come da regola, sono i mandorli a risvegliarsi dal lungo letargo invernale. Seguiranno via via tutti gli altri (meli, peri, ecc.) fino ad arrivare, ormai a primavera inoltrata i peschi e i ciliegi.

A scrivere queste quattro righe mi ritorna in mente il motivo per cui avevo scelto come scuola superiore l'agraria.

La natura non ha eguali…altro che tecnologia, digitale o analogica che sia.

Buon fine settimana.

P.S. cliccando sul titolo si può scoprire la leggenda del mandorlo in fiore

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mercoledì, marzo 15, 2006

Paella & sangria per tutti i gusti


Se passate da Padova dovete assolutamente fermarvi al Ristorante-Pizzeia-Paelleria “il Campanile”.

Entrato per ordinare una pizza e una birra; mentre consulto il menù, il cameriere dalla tipica cadenza…veneta? No meridionale (evidentemente non è un caso se i veneti, vengono considerati i meridionali del nord), spara: “paella e sangria?”

“Perché no” rispondo io…detto fatto, da li a pochi minuti una coppa di prezioso nettare si materializza davanti a me.

L’attesa per la paella non è eccessiva…almeno credo. Infatti, essendo astemio, non posso giurare che il tempo trascorso tra l’arrivo della bevanda e quello del cibo sia stato breve.

Ma eccola che arriva…una enorme padella stracolma di riso, calamari, muscoli, verdura…una delizia alla vista e al palato…degna della migliore tradizione spagnola (e sapete che io me ne intendo)… ’mazza quanto è buona!

Il motto della casa è: “mai il bicchiere a metà”…riuscite ad immaginare cosa intendono?…Sapete cosa significa tracannarsi 12 coppe di sangria per un astemio?…stendiamo un velo pietoso!

Giunti al termine dell’abbuffata…storti e pieni come uova non resta che ordinare un caffè…corretto, ovviamente:

“cameriere? Mi porti un caf…”

“no faccio io!”…panico..."che mi porterà? Non sono già da buttare così?"

Quello alla veneziana è un intruglio di caffè, grappa e cannella che da li a pochi minuti sturerà anche il lavandino del vicino del piano di sopra…miracoloso!

Timore per il prezzo? Assolutamente no € 20,00 cadauno…ci si può stare no?

Insomma proprio un posto da non perdere.


Pubblicità progresso:

Ristorante – Pizzeria – Paelleria “IL CAMPANILE”
I sapori di Spagna a Padova
Via Nicolò Pizzolo, 3
Padova
Tel .049604318

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martedì, marzo 14, 2006

La terza età


Quando viaggio ed è ora di pranzo mi piace trattarmi bene.

Agli Autogrill, per fortuna, si mangia bene e la spesa tutto sommato è contenuta (insomma).

Così sabato 4 marzo, intorno alle 13, giungo nei pressi di Cremona dove, poco prima dell’uscita, è situato un Autogrill. Costruzione bassa, tetto spiovente, camino fumante, sembra quasi una baita di montagna.

“O bene! Voglio proprio gustarmi una specialità della casa”.

Entro, con lo sguardo cerco il ristorante, l’individuo, mi ci indirizzo e…o cazzo che è? Lo sbarco in Normandia? Un’invasione di cavallette? Hanno evacuato la città?

Ebbene si, uno stuolo sterminato (ma quanti sono?) di anziani in gita. Guardo fuori dalla vetrata. Ben tre e dico tre, pulman granturismo, hanno riversato nel piccolo ristorantello decine e decine di vecchi affamati.

Ma alla Vostra età non dovreste mangiare poco? Ma non siamo in piena crisi economica? E’ così che buttate via la vostra pensione?

Nulla, tutti li in fila a far casino come scolaretti alla prima gita della stagione.

Mentre sono in coda noto, con sempre maggior apprensione, che le derrate alimentari diminuiscono vertiginosamente. Riuscirò ad assaggiare qualcosa? Cavolo è già la terza volta che la ragazza riempie il pentolone.

Finalmente tocca a me.

“Sono rimaste solo tagliatelle alla boscaiola e filetto al pepe verde” dice la tipa dietro al banco.

Mi rassegno, non ho letteralmente scelta. Mi dirigo alla cassa. Altra coda e quando mi tocca di pagare…si presenta un papà che: primo gli è stato sbagliato il conto; secondo, vuole il pupazzetto per il suo piccolo.

Otto minuti di discussioni con il cassiere.

Distrutto dall’attesa e dalla fame finalmente, pago (un secondo di panico quando al primo tentativo la carta di credito non passa).

Mi dirigo nella sala e…già dove mi metto? L’allegra, anziana, brigata ha occupato ogni tavolo, seggiola, seggiolina e balaustra.

Resto in piedi con il mio bel vassoio e con il cibo che piano piano fuma sempre di meno.

Quindici minuti di attesa. Già perché gli anziani credono di essere ad una festa e dopo aver bevuto e magnato intonano canzoni d’epoca nell’ilarità generale.

La vacanza è iniziata bene non c’è che dire.

Per la cronaca: il cibo, dopo averlo riscaldato al micro (onde, si intende) è risultato ottimo…almeno quello.


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lunedì, marzo 13, 2006

Radio


Eccomi, sono tornato.

La settimana scorsa avevo terminato con una brutta storia che, purtroppo, sta via via assumendo contorni sempre più aberranti…lasciamo perdere.

Nei prossimi giorni, magari, farò qualche recensione su locali “mangerecci” in cui sono stato durante queste vacanze.

Oggi però voglio denunciare (quanto mi piaccio quando faccio così) la “pena” in cui versa la radiofonia italiana.

Mentre mi sollazzavo ho fatto un po’ di zapping radiofonico alla ricerca di qualche programma divertente.

Purtroppo le radio italiane sono tutte omologate al pattume e i vari pseudo conduttori si copiano uno con l’altro.

Possibile che non si riesca a fare programmi dove non si parli di politica e nella fattispecie di Berlusconi? Capisco perfettamente che intrattenere con battute su Prodi è praticamente impossibile (ci si addormenterebbe a metà battuta) e il tedio la farebbe da padrona. Però cavolo, la volete piantare di scassarci le palle continuamente e a ogni ora del giorno e della notte? Il giorno che non ci sarà più il Cav. (intorno al 2150) di che parlerete? Siete patetici.
Ci si lamenta sempre di Emilio Fede e la sua fissazione per il Berlusca ma avete contato quante volte lo nomina Canino in due ore di trasmissione? Provate (magari poi se ci spiega, con comodo, perché lavora anche a Mediaset è meglio).

Mi hanno molto deluso le due nuove radio: R101 e Play Radio.

La prima è senz’altro da lodare perché, nonostante sia del gruppo del Biscione non parla mai di politica. Purtroppo ha una programmazione musicale che non mi piace.
La seconda (ci contavo molto) non si può più ascoltare proprio per la politica (grazie Mieli per aver rovinato una speranza) e comunque passano sempre le stesse canzoni.

Cercando comunque ho trovato alcuni programmi e conduttori degni di nota. Ho pensato di farmi un palinsesto tutto personale.

Platinette (Radio Deejay) programma di servizio in chiave ironico;
Tommaso Labranca (Play Radio) attento, puntiglioso e sferzante;
Luisella Berrino (Radio Monte Carlo) la Signora della radio con una classe inimitabile e Massimo Valli (Radio Monte Carlo) il Signore della radio con una simpatia innata;
Fiorello e Marco Baldini (Radio 2) battute, anche politiche ma di classe;
Petra e Marco Biondi (Play Radio) preparatissimi sulle ultime uscite musicali;
La Pina, Diego e Andrea (Radio Deejay) con un programma che ti fa scompisciare dalle risate (esilarante la puntata di venerdì scorso dal titolo “raccontate quando ve la siete fatta addosso…ma non era pipì)
Marco Liorni e Rosaria Renna (RDS) sempre pacatissimi;
Max Laudadio (RTL.102.5) il sabato mattina;
Stefano Gallarini (Play Radio) un asso della tecnologia e papà di tutti noi.

Segnalatemi altri programmi interessanti ma fatelo in fretta, perché più vado avanti e più rimpiango le commedie che mi faceva sentire mia nonna quando ero piccolino…la radio era con i manopoloni…esagerato non sei così anziano, dai…


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Si riapre


A più tardi


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venerdì, marzo 03, 2006

Chiudo (per ferie) in "bruttezza"


Chiudo per ferie il mio blog.
Dal 4 al 12 marzo non scriverò.

Prima di andare a divertirmi e a rilassarmi però, voglio per un istante, diventare serio.

Due notizie hanno colpito, oggi, la mia attenzione.

La prima notizia riguarda il rapimento senza senso (MAI un sequestro può avere giustificazione) del piccolo Tommaso, oltretutto malato e bisognoso di cure.
Solo bestie (attenzione, non animali ma bestie) possono concepire una cosa del genere.
Si rimane esterrefatti e senza parole davanti a CRIMINI di tal fatta.
L’abominio dell’uomo non ha, purtroppo, mai fine.

CAZZO! HA SOLO 17 MESI.

*****

La seconda notizia è la fobia che avrebbe assalito gli europei nei confronti dei gatti.
Per paura di trasmissione dell’aviaria da parte di questi ultimi, molti avrebbero messo alla porta i propri piccoli felini.

Solo i COGLIONI possono ragionare in questo modo.

*****


Mi scuso per il modo poco educato con cui ho scritto queste brevi riflessioni (tanto ci sarebbe da scrivere) ma sono veramente INCAZZATO!

Questo è quello che mi esce dal cuore questa sera.

A presto.

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giovedì, marzo 02, 2006

Di tutto un pò


METEO

Alle 07.30 c’era il sole. Alle 07.40 nevicava. Alle 07.50 grandinava. Alle 08.00 nevicava e le macchine erano già tutte bianche. Alle 08.15 è tornato il sole. Temperatura costante 4,00°c.

Marzo pazzerello. Neve marzolina dalla sera alla mattina. E chi più ne ha più ne metta.

CELLULARE

Ascoltando Tommaso Labranca e Lorenzo Campagnari alla radio (cellulare). D’improvviso: “3012, 3012 a centrale…avanti 3012 per la centrale”.
Mi giro stupefatto e vedo che all’incrocio, la vigilessa, sta parlando alla radiolina di servizio.

Non sarà che sti cellulari ci cuociono veramente il cervello?

UFFICIO

Dopo tre giorni di mutua per straccionata a terra, la mia collega torna (perché non fa nemmeno finta di zoppicare?) e si mette subito di buona lena al…lavoro?…no al telefono. Ragazzi che stoicismo, che stacanovismo, che…e che cazzo si sta facendo i fattacci suoi? Metà mattinata passata ad organizzarsi il fine settimana.

Vogliadilavoraresaltamiaddosso condita con pieno rispettopericolleghi.

AUTO

Trilla il cellulare…è il meccanico. Ieri ho portato la sciura Titta (Opel corsa 1000) a fare una visitina di controllo. “Tutto bene. C’è da cambiare gli ammortizzatori posteriori che sono andati…quelli anteriori qualche Km lo puoi ancora fare…poi però devi fare anche quelli…le due gomme anteriori sono assolutamente da sostitiure…cambiamo filtri acqua, olio, benzina…i freni comunque sono apposto”.

Che faccio chiedo un mutuo?…Cazzo proprio oggi che la Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di un quarto di punto…sempre fortunato io…quanti secoli era che non lo faceva?

BUS

Alla fermata di Piazza Fontane Marose.Salgono sul 34 tre persone; una donna e due uomini. Intento a leggere senza alzare lo sguardo sento le loro voci. Uno di loro parla con accento francese. Dai discorsi intuiscono che fanno parte della AMT l’Azienda comunale che gestisce gli autobus in città. La presenza del francese è dovuta al fatto che da qualche mese la municipalizzata è stata acquistata al 49% da una azienda privata francese (ecco perché quando nevicava, per la prima volta ,gli autobus hanno funzionato a meraviglia).
“Ma sa, stiamo valutando, stiamo implementando, stiamo monitorando, abbiamo messo un laureando davanti al simulatore a studiare la situazione”

Leccaggio di culo da parte dei due nei confronti del nuovo proprietario?

Per la cronaca. Ad un certo punto non ho resistito ho alzato gli occhi per guardarli in faccia. La donna (la leccosa): clarabella (quella di Orazio) in versione bionda slavata. L’uomo Italiano (il leccoso): Roberto Ciufoli sputato. IL francese (il leccato): L’ispettore Clouseau.

PALESTRA

Boone ha terminato la lezione di spinning. Alla radio trasmettono una canzone di Robbie Williams. In falsetto cerca di imitarlo.

La voce uscita sembra quella dei cugini di campagna con la raucedine.
Boo e lassa perde nun te riescono le imitaziò.

PANARIELLO

Staffelli gli ha consegnato il tapiro per gli ascolti che non decollano.

“A ma a me degli ascolti non interessa mica sai…se avessi voluto fare grandi ascolti avrei invitato gente che di sicuro li alzava”…ma cosa? Le gonne della Cabello?

“E Ilary che ha fatto finta di non sapere che era arrivato Totti?…A ma tutto vero sai Lei è stata chiusa in camerino tutto il giorno. Non sapeva assolutamente nulla”

Faccia di tolla o da culo? Perché fanno tutti esperimenti che non funzionano? Ma che ve sperimentate?

VACANZE

Da sabato e per tutta la prossima settimana dovrete fare a meno dei miei pezzi.

Dispiaciuti verooo?
Vado in ferie destinazione sconosciuta. Ho proprio bisogno di rilassarmi sono stracotto.

Si vede pure da quello che scrivo.

Magari quando torno avrò 1000 cose da raccontare sul mio blog…forse.

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mercoledì, marzo 01, 2006

Mah!


Alla conferenza stampa Ilary Blasi ha dichiarato “mio marito è venuto a San Remo solo per venirmi a trovare”

Domanda 1: ma chi vogliono prendere per il culo?
Domanda 2: l'elicottero chi lo ha pagato?
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Scoperto un nuovo figlio (il secondo) di Alberto di Monaco avuto con una cameriera.


Domanda 1: ma non si è sempre detto che è gay?
Domanda 2: ma l’uso del preservativo è sconosciuto a regnati e calciatori?
Domanda 3: ma al principe piacevano solo le cameriere?


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