lunedì, luglio 31, 2006

Ringraziamenti

Devo qui pubblicamente ringraziare il grande Biggio di Play radio.

La settimana scorsa ha cercato in tutti i modi, (cellulare, e-mail, piccioni, ecc.) di mettersi in contatto con me per farmi aprire l’ultima puntata (ero stato il primo ad aprirla il 2 gennaio) della sua/nostra trasmissione Play People.

Purtroppo, complici le ferie dei colleghi, ero (veramente lo sono ancora) super impegnato con il lavoro e avevo il cell spento e non ho letto le e-mail.

Succede dai.

Comunque grazie Fabry per aver pensato a me… quando condurrò una trasmissione tutta mia ti farò intervenire telefonicamente per primo… stanne certo. :-)


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martedì, luglio 25, 2006

E dopo le chiavi... il cellulare.

Ieri sera sono stato sul terrazzo a bagnare le piante. Una volta terminato tiro fuori le chiavi dalla tasca per chiudere la porta. Naturalmente nella stessa tasca avevo infilato pure il cellulare che, manco a dirlo, è caduto sul pavimento, si è fermato un istante ed è volato giù fino alla porta di casa.

Per fortuna, almeno per ora, non ha riportato nessun trauma e sembrerebbe fungere bene anzi, a ben vedere, meglio di prima.

Che dire a questo punto?... "quantooo sei coglioneee"

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lunedì, luglio 24, 2006

Il mazzo di chiavi

Ieri sera ho avuta una bella idea.

Chiamo Marco: “che ne dici se ci prendiamo due pizze e le andiamo a magnà sul mio terrazzo?"

Detto fatto. Ci rechiamo ad una pizzeria da asporto e ci facciamo preparare due pizze alla gorgonzola, una bottiglia di birra gelata e fedeli al motto “melius abundare quam deficere” anche una pizza alla “luganega”.

Parcheggio la macchina, entriamo nel portone, prendiamo l’ascensore arriviamo al sesto piano. Per primo esce Marco, ovvio è l’ospite e io a seguire.

La mala sorte è però in agguato. Nell’uscire aggancio la maniglia dell’ascensore con le chiavi che tengo in mano. “Nooo” in una frazione di secondo che sembra un’eternità il mazzo di chiavi cade sul pavimento dell’ascensore si ferma un istante, come a dire “quantooo sei coglioneee”, e taaac un volo di sei piani. “porca troiaaa” e giù una serie di improperi che non è bene qui riportare.

Panico. “E ora? Che faccio?” mamma e papà sono in campagna, una sorella in Francia e l’altra in riviera.


Prendo il cellulare e chiamo i miei. Subito il papi: “tei propriu abbelinou” (traduco o avete capito da soli?). Mamma però ha un’idea (la mamma è sempre la mamma) “se non sbaglio sull’ascensore c’è il numero di pronto intervento” Miticaaa mamma.

Chiamo, spiego l’accaduto e l’interlocutore con il tipico entusiasmo da domenica sera in servizio mi informa che sarà li tra una mezz’ora.

Lasciamo le pizze e la birra davanti alla porta di casa, con la sicurezza che butteremo via tutto, e andiamo ad aspettare nel portone.

Passano 50 minuti e finalmente giunge un rubicondo signore allegro e sudato che subito dichiara “proprio un palazzo sfigato questo, ieri siamo dovuti intervenire nell’altra scala per tirar fuori un disabile rimasto bloccato” e giù una grassa e grossa risata ahahahah.

Nel giro di 2 minuti il tipo (simpaticissimo) porta l’ascensore al primo piano salta nel pozzetto recupera le chiavi, riporta la cabina a terra, saluta e se ne va.

Torniamo a casa (con le chiavi chiuse bene in tasca) pronti a preparare qualcosa di alternativo alle pizze. Invece… sorpresaaa le tre pizze sono ancora fumanti complice i 50 gradi che ci sono nella scala (a tetto)… la birra un po’ meno. Grazie estate.

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venerdì, luglio 21, 2006

"PALLACORDINA"... estate


Due sere fa al TG4 era ospite telefonico del Direttore Emilio Fede un deputato dei Democratici di Sinistra (mi sfugge il nome e ne chiedo scusa).
Alla domanda del Direttore sulla maggioranza risicata al Senato il deputato ha dato la colpa alla legge elettorale votata dalla CdL.

Mi permetto di far notare:

1) è proprio grazie a questa vituperata legge elettorale se oggi l'Unione governa.
2) non avete una maggioranza più ampia in Parlamento perchè, semplicemente, non avete un ampio elettorato che vi vota.

Nelle scorse Elezioni di aprile l'affluenza alle urne è stata, come si sa, molto alta. I sinistra-centro hanno sempre stragiurato che il popolo tutto era con loro. Come sappiamo non è andata così. Alla Camera il vantaggio è di 24.000 voti (circa) e al Senato la maggioranza di voti (parlo di elettori) è dell'opposizione.

Non facciamo sempre finta di nulla. Non prendiamoci, "politicamente" parlando, per il culo. Accettiamo semplicemente la realtà dei fatti e soprattutto dei risultati elettorali (questo vale anche per l'opposizione).

Se riuscite, governate altrimenti, continuate pure ad andare in scena con le vostre... "baruffe chiozzotte".

Buona estate.

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giovedì, luglio 20, 2006

NO COMPRENDO!


Anche questa volta no comprendo!

Ieri hanno chiuso le farmacie per protestare contro il Governo.

Ancora una volta non voglio entrare nel merito della questione (decreto e sciopero). Anche se un pò di apprensione questo provvedimento riesce a suscitarmela.

Non tanto il fatto che i medicinali generici si potranno vendere nei supermercati e guarda caso le Coop, nane o iper che siano ringraziano; ma per quella parte del decreto che prevede la possibilità di produrre e vendere medicinali con proprio marchio. Avremo dunque aspirine marcate Coop? O collirio a basso costo venduto nei vari Ins, Lidl, Ekom? Non mi pare sia una cosa da prendere tanto alla leggera.

Al di là di questo, però, il mio "no comprendo" riguarda la levata di scudi da parte delle varie associazioni di difesa dei consumatori.

Perchè queste associazioni minacciano di denunciare i farmacisti e non alzano invece un dito quando a scioperare sono ferrovieri, tranvieri, piloti e ospedalieri?

Il disagio dato dai farmacisti è stato minimo (se non per lo spegnimento dei termometri in un periodo così "caldo"). Le medicine si potevano comprare martedì o oggi e per quelle urgenti, ieri, ci si poteva recare presso le farmacie comunali o di turno. Quando invece si fermano trasporti e ospedali i danni sono enormi sia economicamente sia umanamente parlando.

E quindi, come per i tassisti... "NO COMPRENDO"

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mercoledì, luglio 19, 2006

Italiani... all'estero.

Nizza1

Promenade des Anglais. Un ragazzo e una ragazza procedono abbracciati sulla passeggiata. Si sussurrano parole che da lontano sembrano dolci. Saranno francesi? Tedeschi? Inglesi? Spagnoli?
Ecco, improvvisamento lui si stacca da lei. Si gira. Urla "SEI UNA MAFIOSAAA, che cazzo ti minacci?... vaffan... M-A-F-I-O-S-A ".
Non ci sono dubbi erano italiani (interessante dare della mafiosa alla propria ragazza... da tenere a mente).

Nizza2

Plage du Castel. Un bambino e una bambina giocano sulla battigia (e non BAGNASCIUGA che è la superficie esterna dello scafo di una nave delimitata superiormente dal piano di galleggiamento di pieno carico e inferiormente da quello di nave scarica). Saranno francesi? Tedeschi? Inglesi? Spagnoli?
Ad un certo punto una ragazza francese grida "ho perso l'anello della nonna". Un vecchietto francese si alza dal proprio asciugamano e dice di aver visto trovare l'anello dal bambino. Il bambino nega con la testa (forse non capisce). Tutti e tre vanno (bambino, ragazza e vecchietto) dai genitori del pargolo. Alle rimostranze della ragazza e del vecchietto il padre chiede al figlio: "Aggi piggiato nu anello in ta spiaggia?" Non ci sono dubbi sono italiani. "No a papà no aggio preso ninde". "Signorì mi figghio nun ha preso anniente me spiace".
Ragazza e vecchietto non se ne stanno vanno dai bagnini. Si deve sapere che in francia il servizio di salvataggio è svolto dalla polizia municipale (equivalente dei nostri vigili urbani) e quindi sono agenti a tutti gli effetti.
Giunti i bagnini chiedono spiegazioni. Il padre, la madre, la sorella e il bambino continuano a negare. Ma la ragazza e soprattutto il vecchietto insistono: "L'anello lo ha trovato il bambino". A questo punto il capo bagnino si inalbera "TUTTI ALLA POSTAZIONE DI SALVATAGGIO... FILAREEE". Francesi e italiani sfilano tra l'ilarità generale della spiaggia verso la postazione.
Passano 10 minuti... la ragazza francese corre trionfante verso gli amici "ECCO L'ANELLOOO".
Aveva ragione il vecchietto l'anello era stato trovato dal bambino e messo in saccoccia.

Nizza3

Ristorante "Pasta basta". Un gruppo vociante di quattro donne e quattro uomini arrivano dalla stretta via. Non ci sono dubbi sono italiani e dai discorsi si capisce che sono brianzoli "Ueee son miga scemo, saaa... go un milion de euro da investire in lingotti, saaa..." . Una delle donne entra nel ristorante e chiede: "siete italiani o francesi?" "francesi", risponde l'oste e lei ribatte "eee siete incazzati per aver perso i mondiali, saaa... eee va bè sarà per la prossima volta, saaa... eee dai siete inferiori mica lè colpa vostra, saa... dai dateci un tavolo per otto, saa". L'oste con il sorriso sulle labbra fa accomodare la comitiva al tavolo e commenta ad alta voce (in francese)"e tu sei campione della bocca"... tutti giù a ridere... ah ah ah "che lì avrà dit, saaa"... ah ah ah.
Meglio che non ve lo dica... saaa.


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martedì, luglio 18, 2006

"VERBA VOLANT SCRIPTA MANENT"


“E’ il saggio, più che lo stolto, a nutrir dubbi”

ADEMPIERE

E’ spesso adoperato in forma intransitiva. Sbagliato: si adempie “un compito” non “a un compito”.

ADOTTARE

Va bene nel caso di un figlio e posso tranquillamente “adottare una idea” ma, nonostante i politici lo ripetano spesso è scorretto “adottare un provvedimento”.

AFFACCIARE

In politica c’è sempre qualcuno che “affaccia un’ipotesi” come se questa si mettesse al balcone in attesa di vedere se qualche passante abbocca. Il barocchismo linguistico è lo specchio dell’anima di chi parla: una persona franca, che non tiri a gabbarci, direbbe, semplicemente, “azzardare una ipotesi”.

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lunedì, luglio 17, 2006

"PALLACORDINA"... il re burlone


Qualcuno, per favore, spieghi al “Romano” che Bush non gli ha dato del “Tu” perché suo amico ma perché semplicemente in inglese non esiste il “Lei”.

Sabato sera era uno spasso vedere il “Romano” al TG1 che spiegava con molta enfasi cosa gli aveva detto il Presidente americano. Esilarante il vederlo sottolineare e rimarcare la parlata in prima persona, da amicone, del “George”.

Inoltre, sempre qualcuno, dica al “Romano” che quando vuole raccontare balle deve risultare più credibile. Per questo potrebbe chiedere aiuto al “Silvio” che in questo senso non lo batte nessuno.
La differenza è che quando il “Silvio” le racconta si autoconvice e ci crede davvero; al contrario il “Romano” quando le racconta si impappina e alla fine della favola risulta più un vecchio prevosto beccato con le mani nella marmellata… pardon, mortadella.

Complimenti poi per la gaffe (chiamiamola così… il problema è che l’ha detta con convizione) sulla crisi Israelo-palestinese-libanese.

“Affidiamo la mediazione all’Iran” ha affermato un “Romano” entusiasta.

Complimenti! Non è l’Iran ad aver affermato che Israele deve essere annientato e cancellato dalle cartine geografiche?

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giovedì, luglio 13, 2006

Riflessioni

Di seguito un articolo tratto da Panorama e la mia e-mail di commento inviata a Giuliano Ferrara.

La palla rotola, le teste anche

di Giuliano Ferrara

Del Piero in C, e con lui Zambrotta, Camoranesi, Cannavaro e altri. Lippi fuori, per via di suo figlio che lavorava nel calcio intercettato. Ma in C anche Vieira e Thuram, la giustizia sommaria si occupa di tutti, italiani e stranieri, e non dimentichiamo i milanisti, bestia nera delle procure, e la Fiorentina del caro Della Valle. C per la Juventus, mi raccomando, e non B. Ergastoli o decapitazioni, come ha notato Piero Ostellino a caldo.
Niente responsabilità personali, conta la responsabilità oggettiva, e qualcuno deve avere il potere di abolire il passato, un potere che nemmeno Dio si arroga in teologia, qualcuno deve stabilire, crepi il mondo, ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, e con i metodi spicci, rapidi, che Francesco Saverio Borrelli e Guido Rossi promettono dalla nuova cattedra di legalità della Federcalcio.
Eppoi si riscriva la storia del calcio redistribuendo gli scudetti, che sono più meritati se a darteli è un giudice fuori gara, il solito Incorruttibile, piuttosto che un giudice di gara avvicinabile. Quelli del calcio devono «arrossire» di vergogna, scrivono i censori, non si devono permettere di addurre l'argomento che il calcio è un gioco e che loro sono bambini malcresciuti, perché l'unico gioco che valga la pena di giocare è il gioco della legalità.
Certo, perché la palla è quadrata o squadrabile, può diventare oggi il simbolo giocoso di un fare giustizia a spanne che a Milano nei Novanta ebbe del tragico, e chi se ne importa se la Prima repubblica pallonara verrà travolta dall'assurdo, se i migliori giocheranno con i pupi della terza serie, che volete che sia di fronte all'imperiosa necessità di manifestare il proprio senso morale senza tentennamenti, senza pensarci su, magari senza stare a sentire testimonianze a difesa, tanto ci sono le intercettazioni, la brutta figura, la prova auricolare e origliata del fatto che quella era una cupola di malacarne del pallone.
Il calcio deve restare un sogno, dicono. Non c'è partita senza falli, non c'è training senza che ti spieghino come simulare un fallo dell'avversario, come mentire in campo all'arbitro, come rivendicare una rimessa laterale che è degli altri, come evitare un cartellino giallo o rosso; e non c'è eroe che non si faccia giustamente ben pagare, che non cambi squadra con naturale spirito professionistico o mercenario, non c'è palla che si possa realmente predeterminare, non c'è arbitro che non sbagli una, due, tre volte. Soprattutto: non c'è calcio senza i più bravi, non c'è parata senza lo scommettitore Gianluigi Buffon, il massimo tra i pali, e senza i migliori che poi sono quelli che vincono più scudetti, come si dice, non c'è partita.
Ovvio che il processo ai trucchetti del calcio si dovesse tenere, che dovesse giungere a conclusioni serie. Irrogare sanzioni fa parte della vita, incassarle quando si è barato fa parte del fair play. E le regole che non funzionano si cambiano, i regolamenti si irrigidiscono, una volta sperimentata anche troppo la loro pieghevolezza. D'accordo. Ma qui, nella giustizia calcistica come nella giustizia politica, agite entrambe dagli stessi player, dagli stessi guru, c'è molto di più.
La giustizia che piace ai Rossi e ai Borrelli non deve correggere quel che è storto, deve estirpare il male, non deve ristabilire il diritto, deve umiliare i reprobi, non deve selezionare le colpe, deve affastellarle come un basto di maledizione nel solito processo al sistema.
A Borrelli nel 1994 capitò quell'incidente storico di Silvio Berlusconi, la sua giustizia togata e di piazza, intrinsecamente ideologica e politicizzata, portò al potere l'uomo nero della procura, e obbligò poi il Paese per 12 anni al grande circo dei processi e della lotta senza quartiere tra giudiziario e legislativo, tra due diverse manifestazioni dell'ordine costituzionale e della sovranità popolare. Ci risiamo, in forma di farsa da stadio.
Stavolta l'incidente è Italia-Germania 2 a 0, lo scoppio della foga popolare e dell'orgoglio mutandaro che unisce la nazione in ogni piazza. Come ho goduto, non posso nemmeno confessarlo a me stesso, figuriamoci al bambino che c'è in ogni lettore. Gli eroi che si disputano la coppa a Berlino sono quelli capaci, quelli bravi, i semicampioni o campioni del mondo. Sono come i vecchi partiti uccisi dalle inchieste per responsabilità oggettiva di fronte al tribunale precario della legalità assoluta.
Relativisti in tutto, i giudici e i giornali e altre forze interessate allo scopo stabilirono che non ha importanza essere bravi e aver fatto un'Italia delle libertà e dell'abbondanza, bisogna essere soltanto retti, e dunque non si dovevano cacciare dentro le ordalie della giustizia i singoli, ma un sistema che produceva poca rettitudine. E così per i tribunali surreali del calcio.
Niente tempi lunghi, sentenze sommarie richieste alla velocità del fulmine, e tutti i bravi se ne vadano in C, gli scudetti siano ripartiti come il reddito, e che il mondo sia ripulito della superbia ludica.
La politica è sangue e fango, e la palla è tonda. I dirigenti sportivi dovrebbero essere sistemati per le feste, quando sbagliano e mafieggiano in compagnia di tanti altri regolatori e sorveglianti anche in toga, ma la giustizia assoluta vuole di più, vuole addentare la preda, riscrivere la storia e se stessa, torreggiare superba e debellare i deboli, cioè noi. Che non abbiamo mai pensato al calcio come a un sogno, ma lo amiamo e ne avremo probabilmente una versione caricaturale molto legale.


Buon giorno Direttore.
Ho letto, come ogni settimana, la sua rubrica su Panorama "L'arcitaliano".
Come sempre, o quasi, condivido il suo pensiero. Mi chiedo però, come mai le stesse parole non sono state scritte, da Lei o da qualsiasi altro giornalista "nazionale", quando ad essere colpito è stato il Genoa?
Certamente il presidente Preziosi ha sbagliato e doveva essere punito ma la squadra aveva ben meritato la serie A (tutto il campionato di B passato ai vertici della classifica).
Nessuno però all'epoca sentì il bisogno di difendere la più antica squadra d'Italia e con lei la città di Genova (anche se metà) e i suoi tifosi.
Non solo, mentre stavamo marcendo in C continuavano a toglierci punti (tanto per gradire) senza uno straccio di difesa da parte di nessun giornalista "nazionale".
Ora, sono colpite le "Grandi" e i nostri campioni del mondo e giustamente ci si indigna.
Non sono un tifoso accanito, il calcio non mi piace (preferisco la palestra dove sono io a praticare sport) e del campionato del mondo ho visto (distrattamente) solo la partita con la Germania e ovviamente la finale (dove ho comunque gioito).
La ringrazio dell'attenzione. Buon lavoro e complimenti anche per il "Foglio".
Cordialmente.
Luca - Genova

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mercoledì, luglio 12, 2006

Quando vogliono rispondono....

Ecco la risposta dell'AMT alla mia e-mail del 22 giugno 2006:

http://luca66genova.blogspot.com/2006/06/orario-estivo-e-aria-condizionata.html#links

Gent.mo Sig. Luca


Oggetto: segnalazione del 28/06/06 –orario estivo e aria condizionata

Con riferimento alla Sua e-mail di cui in oggetto, siamo spiacenti per il disagio che sta vivendo.
Desideriamo precisare che con l’entrata in vigore dell’orario estivo, le linee della rete cittadina vengono dimensionate al cambiamento della domanda che tende a diminuire progressivamente fino alle settimane di agosto, momento di minor afflusso di utenti.
Anche sulla linea 20 è stato programmato un servizio meno intenso, sarà comunque nostra cura tener conto della Sua segnalazione per l’edizione estiva del prossimo anno, definendo una diversa data di inizio del servizio estivo.
Per quanto concerne l’aria condizionata è prevista una disposizione interna che disciplina l’utilizzo dell’impianto di condizionamento in base alle condizioni termoigrometriche; è cura dell’autista regolare la portata d’aria e la temperatura.
L’Azienda invita sempre i propri autisti a rapportarsi con la clientela in maniera corretta e a svolgere il proprio lavoro con la dovuta professionalità.
Restiamo a disposizione per eventuali chiarimenti e con l’occasione porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Il Dirigente Responsabile
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martedì, luglio 11, 2006

"VERBA VOLANT SCRIPTA MANENT"

“E’ il saggio, più che lo stolto, a nutrir dubbi”

ABBRACCIARE

Si abbraccia una bella donna, ma una causa? Badate che a forza di "abbracciar" cause come fossero belle donne, si finisce con lo "sposare" la causa stessa.

ACCELERARE

Per andare più in fretta non raddoppiate la "L". Una basta.

ACQUISIRE

Non può riferirsi ad un bene materiale. Non posso acquisire un'automobile, ma un'idea, una nozione, sì


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lunedì, luglio 10, 2006

Italia batte Francia 6 a 5


Campioni del mondo… campioni del mondo… campioni del mondo!

Così nell’82 gridava il mitico Nando Martellini e così hanno gridato ieri sera Caressa e Bergomi su Sky mondiale e Civoli e Mazzola su Rai 1.

Partita decisamente sofferta ma a conti fatti l’unico vero gol l’ha segnato l’Italia… tutto il resto si è deciso con i rigori che per una volta ci hanno premiato sfatando quella che sembrava una vera e propria maledizione.

Trezeguet che sbaglia, Zidane che si congeda dal calcio nel peggiore dei modi.Un grande Buffon… uno splendido Cannavaro… sono il succo a mio parere, decisamente lontano dall’essere uno dei 56.000.000 di tecnici, di una partita che ci ha portato alla vittoria finale.

Poi la festa azzurra che ovunque, da Bolzano a Pantelleria, dal piccolo paese alla grande metropoli è esplosa.

Tutti insieme appassionatamente… a strombazzare nelle strade in un ingorgo di auto e bandiere tricolori… in un delirio collettivo di urla e salti… dove anche io, lo ammetto, mi sono tuffato.

Bravi, bravi, bravi… come ha commentato Paolo Pacchioni su RTL 102.5 “abbiamo mandato a casa gli spocchiosi francesi”.

Lasciamo perdere i “coglioni”, che pur ci sono stati, che ancora una volta hanno approfittato dell’occasione per devastare il patrimonio pubblico… e non solo.

Godiamoci la festa… siamo campioni del mondo!


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giovedì, luglio 06, 2006

"OPINIONANDO"


Strano ma vero, per una volta sono d’accordo con Diego Della Valle.

Ha ragione quando si chiede cosa sia tutta questa fretta di chiudere il processo alle squadre coinvolte in “calciopoli”.

Perché quest’urgenza? Perché ci sono le Coppe? Perché bisogna preparare i calendari della prossima stagione? Scusate, chi se ne frega!

Si sta processando un sistema che si è radicato negli anni e in pochi mesi, anzi giorni, si pretende di chiudere e di aver capito tutto?

E no, cari Signori. Troppa premura e soprattutto troppo comodo. Come? Ci vogliono anni per chiudere un processo a chicchessia e poi in questo caso, per “esigenze” di campionato, “presto, presto che è tardi”?

Il fatto che ad occuparsene sia stato un Magistrato (in pensione), non è automaticamente sinonimo di garanzia, anche se sicuramente avrà agito per il meglio.

Siamo sicuri di aver valutato tutto per filo e per segno? Di non aver tralasciato nulla? Di non aver preso fischi per fiaschi?

Perché è anche questo il problema. Che ci fosse un “sistema” è indubbio. Per accusare le singole persone però, di dubbi, non se ne devono avere.

La fretta spesso, è cattiva consigliera.

La saggezza popolare ricorda: “la gatta frettolosa, fece i gattini ciechi”…

… anche se, “quella lenta, finì sotto una macchina” :-)


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mercoledì, luglio 05, 2006

"POLEMICANDO"


Ancora una volta non capisco.

Ieri un autista dell’autobus era indignato perché i tassisti si permettono di scioperare.

Il garante per gli scioperi minaccia precettazioni, denuncie e sanzioni fino a 500,00 euro.

Il Governo parla di comportamento inaudito e scorretto.

Non voglio entrare nel merito della questione (decreto e proteste).

Mi chiedo, non è forse più grave quando scioperano tranvieri e ferrovieri? Con i loro scioperi, queste due categorie, colpisco direttamente le fasce più deboli (chi non possiede un’auto e non può permettersi di prendere un taxi).
In questi casi però, tutti zitti e mosca (mai sentito pronunciarsi in merito il Garante). Ricordate gli scioperi selvaggi del 2003? A Genova per evitare “scherzi” da parte dei propri colleghi (segno di grande democrazia e rispetto per il lavoro altrui), bloccarono le uscite dalle rimesse con autobus a cui sgonfiarono pure le gomme.

In fin dei conti i tassisti danneggiano loro stessi e basta. Certo rompono le balle ai cittadini con i loro cortei di auto bianche. E’ anche vero però, che il diritto a scioperare è sacrosanto in questo “Paeseee”, come ama dire il Presidente del Consiglio.
Non può valere solo per operai, tranvieri, ferrovieri e statali di ogni ordine e grado
.

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martedì, luglio 04, 2006

ITALIA batte Germania 2 a 0


Nonostante non mi interessi il calcio e la partita mi abbia annoiato a morte, sono contento.

I pochi minuti finali sono stati entusiasmanti.

La città è esplosa... e chi dorme ora tra il caldo e i clacson?

Comunque siamo in finale! Ciappa li...

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lunedì, luglio 03, 2006

"VERBA VOLANT SCRIPTA MANENT"


“E’ il saggio, più che lo stolto, a nutrir dubbi”

A Gratis

Non va. Si dice gratis, secco. Non va, ed è anche brutto, perché sciatto linguaggio da supermercato, vuoto a randere (dovete dire, se già non lo fate, vuoto da rendere). Avvilente, poi, a mezzo posta, che appartiene al più scalcagnato burocratese.


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